Matteo Salvini risponde per le rime a Giancarlo Giorgetti. Il leader della Lega, che martedì aveva ricevuto critiche fortissime dal suo ministro e numero due del partito nelle dichiarazioni rese a Bruno Vespa nel libro “Perché Mussolini rovinò l’Italia (e come Draghi la sta risanando)”, non ha infatti alcuna intenzione di cedere il Carroccio all’ala più governista e moderata.

Una risposta secca in particolare sul ruolo di Salvini e della Lega in Europa, su dove collocare il partito: tra i Popolari assieme ad Angela Merkel e a Forza Italia, o nel gruppo di Identità e Democrazia assieme a Marine Le Pen e all’estrema destra di Alternative für Deutschland.

La soluzione potrebbe essere la creazione di un nuovo gruppo nell’Europarlamento. Salvini ha infatti partecipato ad una videoconferenza con il premier ungherese Viktor Orban e quello polacco Mateusz Morawiecki.

Una scelta non casuale: Orban è infatti fuoriuscito dal Ppe, in rotta con le posizioni moderate dei Popolari, mentre Morawiecki e il partito ultranazionista Pis sono attualmente all’interno del gruppo Ecr, i Conservatori e Riformisti Europei presieduti dall’alleata-rivale Giorgia Meloni.

Ma la risposta a Giorgetti arriverà anche su tematiche più di ‘casa nostra’. Giovedì infatti Salvini lancerà, nel consiglio federale convocato nel tardo pomeriggio a Roma, l’assemblea programmatica della Lega. Un appuntamento previsto entro la fine del 2021 in cui riunire tutti i rappresentanti del Carroccio, dai parlamentari agli eurodeputati, dai sindaci ai governatori fino ai membri del governo.

Già domani, nel consiglio confederale, Salvini chiamerà i suoi ‘nemici interni’ a farsi avanti di persona e non tramite i giornali, chiedendo di ratificare il suo operato e la linea tenuta dal partito in questi mesi.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia