Il giorno dopo il vertice del centrodestra dopo i deludenti risultati delle elezioni amministrative arriva un audio che rischia di essere una mina per la coalizione. Il segretario della Lega Matteo Salvini fa il punto sul voto e senza mezzi termini parla di Fratelli d’Italia e quindi della leader Giorgia Meloni. “È ovvio che noi abbiamo un centrodestra al governo e uno all’opposizione. Però c’è modo e modo di stare all’opposizione. Si può concordare una quota comprensibile di rotture di coglioni, che però vada a minare il campo Pd e 5 stelle e non fatta scientemente, come accaduto negli ultimi mesi, per mettere in difficoltà la Lega e il centrodestra”.

L’audio è stato diffuso in esclusiva dal quotidiano Il Foglio. Il giornale scrive che arriverebbe da una riunione al Teatro Sala Umberto di Roma, a cui ha partecipato tutto lo stato maggiore del Carroccio, ad eccezione del ministro Giancarlo Giorgetti, insieme ai parlamentari. I punti all’ordine del giorno dovevano essere l’analisi della sconfitta, la riforma delle pensioni e la manovra fiscale.

“Le prossime mosse di una coalizione la cui unità, considerate le parole di Salvini, è adesso tutta da verificare”, scrive quindi Il Foglio. Ieri il vertice tra i tre leader della destra a casa di Silvio Berlusconi, oggi volato a Bruxelles per partecipare al summit del Partito Popolare Europeo. L’incontro con Salvini e Meloni nella Villa sull’Appia Antica del leader di Forza Italia. Il pranzo per mettere fine a scontri e tensioni e per creare un’agenda comune.

A partire dal contrasto secco a una legge elettorale proporzionale. Due ore di confronto. Presenti anche Tajani, Ronzulli e La Russa. Infine un comunicato congiunto che parla di “massima collaborazione” e che “i leader d’ora in avanti avranno incontri periodici – con frequenza settimanale – per concordare azioni parlamentari condivise”. Al centro delle attenzioni la prossima nomina del Presidente della Repubblica. Già ieri si erano verificate tuttavia tensioni all’interno di Forza Italia dopo la nomina a nuovo capogruppo alla Camera Paolo Barelli, considerato dall’ala moderata del partito – formata dai ministri Gelmini, Carfagna e Brunetta – troppo “filo-sovranista”.

A inizio ottobre, Salvini e Meloni, dopo un incontro mancato a Milano a causa di un treno in ritardo, avevano suggellato la pace con un selfie pubblicato sui social network. “C’è affetto politico, siamo destinati a governare assieme”, diceva il segretario della Lega. “Noi non stiamo insieme per interesse. Non come la sinistra, che occupa le poltrone solo per evitare che il centrodestra vada al governo”, aveva aggiunto Meloni.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.