Le tensioni tra manifestanti palestinesi e polizia israeliana
Scontri a Gerusalemme, decine di feriti e centinaia di arresti alla Spianata delle Moschee
Almeno 150 i palestinesi feriti negli scontri che sono in corso da stamattina sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme. Il bilancio è stato fornito dall’organizzazione umanitaria della Mezzaluna Rossa e non è detto che non possa aggravarsi. Gli scontri sono infatti andati avanti nella mattina per circa sei ore con centinaia di poliziotti dislocati a Gerusalemme anche in vista della celebrazione di stasera della Pasqua ebraica. Se dapprima era stato diffuso un dato generico di una decina di arresti, per il Jerusalem Post adesso le persone fermate sarebbero circa 300.
Stando a quanto riportato almeno quaranta feriti sono stati trasportati in ospedale, otto quelli in terapia intensiva. La maggior parte colpiti da proiettili di gomma e gas lacrimogeni. Gli agenti israeliani rimasti feriti, lievemente, nei violenti scontri sono almeno tre. Le violenze si erano verificate anche un anno fa nella stessa occasione. Al momento risulta dal quotidiano Haaretz che le tensioni sono state placate e che la polizia sta consentendo ai fedeli di partecipare alla preghiera di mezzogiorno.
La radio militare israeliana accusa i fedeli islamici di aver organizzato oggi un corteo sulla Spianata e di aver esposto bandiere dell’organizzazione terroristica Hamas. La radio riporta anche che i musulmani in piazza hanno poi attaccato con sassi e fuochi di artificio sparati ad altezza d’uomo le forze di sicurezza israeliane. Oggi è il secondo venerdì del Ramadan. Decine di persone si sarebbero poi barricate nella Moschea al-Aqsa. Secondo la polizia l’intervento degli agenti si è reso necessario per impedire che sassi cadessero nella sottostante spianata del Muro del Pianto.
Nabil Abu Rudeina – portavoce del Presidente dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, dell’Autorità Nazionale Palestinese e dello Stato di Palestina Abu Mazen – ha denunciato “l’assalto” da parte della polizia di Israele alla Moschea Al-Aqsa come “uno sviluppo pericoloso e una dichiarazione di guerra al popolo palestinese”. I media palestinesi hanno fatto sapere che la Mezzaluna Rossa ha approntato un ospedale da campo all’interno della Spianata.
Le tensioni erano alte da settimane, oggi sono arrivate come l’anno scorso a esplodere in quello che gli ebrei chiamano Monte del Tempio, il terzo sito più sacro per la religione musulmana. Dopo alcuni attacchi che si erano verificati nelle scorse settimane il premier israeliano Naftali Bennet era arrivato a rivolgersi ai cittadini invitandoli a portare un’arma con sé, “chiunque abbia la licenza, questo è il momento”. Il premier aveva anche annunciato la creazione di una nuova unità denominata Brigata della Guardia di Frontiera. Bennett aveva denunciato “un’ondata di terrorismo omicida” in corso sul Paese.
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