Siamo entrati in possesso di documenti che riguardano il modo nel quale viene realizzato il programma di Rai Tre Report. Da questi documenti risulta che il coordinatore di questo programma, Sigfrido Ranucci, ha offerto dei soldi ad alcuni free lance che gli proponevano dei filmati per demolire la reputazione di un politico del Nord Italia.

Non solo offriva soldi, ma li offriva con un raggiro. Cioè proponeva a questi free lance di fargli avere per posta e in forma anonima i filmati che incastravano il politico e poi di vendergli invece, fatturandolo, un servizio privo di interesse, anche immagini grezze, sulla Calabria.

Ranucci spiega che lui stesso avrebbe garantito il valore giornalistico del servizio sulla Calabria alla Rai e quindi avrebbe ottenuto il pagamento dalla Rai. Poi avrebbe archiviato la Calabria e usato invece le immagini contro il politico. Non sappiamo come. Diciamo che, a quanto pare, è questo il metodo con il quale si fabbricavano dossier a spese della Rai.

A noi avevano detto che era giornalismo di inchiesta. Mah. Uno dei freelance avvertì Ranucci che lui non poteva nemmeno stare in Italia (evidentemente dichiarava di essere latitante) ma Ranucci gli disse di non preoccuparsi perché gli avrebbe procurato un appuntamento con il capo dei Ros dei carabinieri.

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Ph.D. in Dottrine politiche, ha iniziato a scrivere per il Riformista nel 2003. Scrive di attualità e politica con interviste e inchieste.