Durante l’audizione dell’Ad Rai Carlo Fuortes in Commissione di Vigilanza, il deputato di Forza Italia Andrea Ruggieri ha sganciato la bomba dei messaggi inviatigli dal conduttore di Report e vicedirettore di Rai3 Sigfrido Ranucci contenenti “insulti diffamatori e minacce e allusioni sul possesso di dossier” riguardanti i parlamentari. La denuncia dell’onorevole Ruggieri, confermata anche dal collega senatore di Italia Viva Davide Faraone, anch’egli a suo dire destinatario di analoghi messaggi da parte di Ranucci, ha scatenato un putiferio durante l’audizione dell’amministratore delegato Rai che ha annunciato l’attivazione dell’audit interno. I commissari di Fratelli d’Italia in Vigilanza, la senatrice Daniela Santanchè e il deputato Federico Mollicone, hanno chiesto per primi la convocazione di Sigfrido Ranucci in commissione, offrendo solidarietà ai colleghi Ruggieri e Faraone. Abbiamo interpellato l’onorevole Mollicone per approfondire l’argomento.

Dopo la rivelazione dell’onorevole Ruggieri sui presunti messaggi di Ranucci, il suo partito ha preso subito una posizione netta chiedendo di audire il conduttore di Report…

Sì, perché noi siamo garantisti e, seppur convinti che Andrea Ruggieri dica la verità, è giusto sentire anche l’altra campana. In altri termini, non usiamo il metodo Ranucci, altrimenti avremmo chiesto la sua defenestrazione immediata.

Cosa intende per “metodo Ranucci”?

Un metodo di giornalismo a tesi, che va contro qualsiasi deontologia professionale, come più volte abbiamo ribadito nei question time, come sul caso Mori e sulla strage di Bologna. Ovviamente, essendo Ranucci anche vicedirettore di Rai3, è lui stesso a dare la risposta sul suo operato, in un circolo vizioso di inaudito conflitto d’interesse. Non siamo peraltro solo noi a sottolineare le controversie del suo metodo giornalistico. La puntata dedicata alla strage di Bologna e ai giudici Falcone e Borsellino è stata stigmatizzata pubblicamente dal Coordinatore nazionale dei Familiari delle Vittime di Mafia e la puntata su Berlusconi, appena uscito dall’ospedale, ha suscitato le critiche di Aldo Grasso.

Qualcuno potrebbe sospettarvi di ruggini con Report, visto che la trasmissione si è occupata spesso di Fratelli d’Italia…

Chi lo pensa si sbaglia. Non agiamo per partito preso, visto che per esempio abbiamo lodato la puntata dedicata al piano pandemico, che invece la stragrande maggioranza aveva criticato. Purtroppo però è stata un’eccezione alla regola, che è quella della costante violazione del codice deontologico e della corretta informazione giornalistica, ovvero quella di citare le fonti e soprattutto di verificarle. E la questione dei messaggi intimidatori al collega Ruggieri, se verificata, è di una gravità incommensurabile.