Il limite alla capienza fissato per due giornate
Serie A, Omicron sgonfia il pallone: massimo 5mila spettatori allo stadio
All’unanimità, l’assemblea della Lega Calcio di Serie A ha approvato una delibera che autolimita dal 16 gennaio e per due turni a 5.000 spettatori il tetto massimo di spettatori all’interno degli stadi. La misura resa necessaria a causa del dilagare della variante Omicron. I settori ospiti in questi casi saranno chiusi. Le due giornate interessate sono la 22esima e la 23esima, in programma tra il 15 e il 16 gennaio e tra il 22 e il 23 gennaio. La decisione è arrivata dopo la telefonata, ieri, del Presidente del Consiglio Mario Draghi al Presidente della Figc Gabriele Gravina.
La chiamata aveva fatto suonare l’allarme tra le società e la Federazione, spaventate dall’ipotesi delle porte chiuse. Il tetto massimo era stato già recentemente visto e abbassato al 50%. E questo limite resterà in vigore per la giornata in programma domani, la 21esima, e per la finale di Supercoppa Italiana di mercoledì prossimo tra Juventus e Inter. A quanto emerge un buon numero di club hanno partecipato alla riunione con spirito di collaborazione, seguendo l’input del governo per scongiurare una eventuale decisione della politica di chiudere del tutto l’impianto. Gioco d’anticipo. Dal 6 febbraio, quando il campionato riprenderà, si ritornerà sulla decisione a partire dai numeri dell’emergenza.
La scorsa giornata di campionato era emersa di nuovo tutta l’inadeguatezza del protocollo e dell’organizzazione del mondo del calcio e dell’esecutivo di fronte a un’emergenza che dura da due anni. Asl avevano bloccato dei club, altri erano partiti o scesi in campo con veri e propri focolai in rosa. Il giudice sportivo Gerardo Mastandrea stamattina non ha inflitto sconfitte a tavolino per le quattro partite non giocate nell’ultimo turno, quello del 6 gennaio. Restano sub iudice Bologna-Inter, Atalanta-Torino, Salernitana-Venezia e Fiorentina-Udinese. Decisione rinviata per Udinese-Salernitana al 18 gennaio.
Confermata – a differenza di quelle di Salernitana, Udinese e Torino – la quarantena del Bologna: domani gli emiliani non potranno giocare a Cagliari. Perché solo due o tre giocatori in rosa avrebbero ricevuto la terza dose del vaccino. La Lega Serie A ha espresso in una nota la massima soddisfazione per le pronunce giurisdizionali dei diversi Tar (Piemonte, Friuli-Venezia Giulia e Campania) che “hanno riconosciuto la validità dei ricorsi contro i provvedimenti delle Asl che avevano impedito ad alcune formazioni di A la prosecuzione della propria attività sportiva. Queste decisioni fanno ben sperare, come ribadito più volte nei giorni scorsi, che si possa arrivare in breve tempo a uniformare gli interventi delle Asl territoriali nel rispetto della legge e dei protocolli sportivi”.
Si giocheranno quindi Salernitana-Verona, Torino-Fiorentina e Udinese-Atalanta. Dopo il Consiglio straordinario la Lega aveva varato delle regole per giocare le partite: a patto che i club con giocatori positivi o in quarantena abbiano almeno 13 giocatori professionisti negativi al Covid (e quindi valgono anche i giocatori infortunati), di cui almeno un portiere, e maggiorenni. In tutti gli altri casi chi non gioca subirà lo 0-3 a tavolino con un punto di penalizzazione.
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