Col voto del Parlamento sul decreto Aiuti bis, una delle ultime misure che prenderà l’esecutivo uscente guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, arriverà una importante novità per il mondo del lavoro. Il provvedimento da 17 miliardi di euro, che contiene una serie di strumenti per aiutare imprese e famiglie ad affrontare il caro energia, ha al suo interno anche la proroga fino al 31 dicembre dello smart working per i lavoratori fragili e per i genitori di bambini e ragazzi fino a 14 anni.

La normativa per poter usufruire dello smart working resta la stessa che regolamentava il ‘lavoro agile’ fino allo scorso 31 luglio: per poterlo richiedere deve essere compatibile con le caratteristiche della prestazione professionale e, nel caso di figli sotto i 14 anni di età, in famiglia non deve esserci un genitore che non lavora o che percepisce ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione.

L’accesso per queste due categorie allo smart working si era fermato il primo agosto scorso, quando per problemi di coperture economiche la misura non era stata rinnovata. Col decreto Aiuti bis i soldi necessari, poco meno di 19 milioni di euro, sono stati trovati nel Fondo sociale per l’occupazione del ministero del Lavoro guidato dal Dem Andrea Orlando, che si era speso per la reintroduzione dello strumento.

Nel mese di agosto il ‘buco’ causato dalla mancanza di copertura finanziaria per la misura era stato parzialmente coperto solo in alcune aziende, grazie ad accordi con le organizzazioni sindacali, mentre nella maggior parte dei casi l’unica salvaguardia era stato il decreto legislativo n. 105 del 30 giugno 2022.

Questo infatti alla lettera b dell’articolo 4 recita: “I datori di lavoro pubblici e privati che stipulano accordi per l’esecuzione della prestazione di lavoro in modalità agile sono tenuti in ogni caso a riconoscere priorità alle richieste di esecuzione del rapporto di lavoro in modalità agile formulate dalle lavoratrici e dai lavoratori con figli fino a dodici anni di età o senza alcun limite di età nel caso di figli in condizioni di disabilità […] e alle richieste dei lavoratori con disabilità in situazione di gravità accertata”.

Redazione

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