All’indomani della presentazione delle liste dei candidati da parte dei partiti presenti alle urne del 25 settembre prossimo, è già tempo di sondaggi. Due le rilevazioni pubblicate in queste ore, da parte di Termometro Politico e di Tecnè, con le indicazioni di voto degli italiani raccolte ovviamente nei giorni precedenti alla chiusura delle liste che tante polemiche hanno creato nei partiti.

Il dato comune ai due sondaggi è il vantaggio, non enorme ma chiaro, che Fratelli d’Italia mantiene sul Partito Democratico nella lotta per il primo partito nelle intenzioni di voto dei cittadini. Il cosiddetto ‘Terzo Polo’ formato da Azione di Carlo Calenda e Italia Vivia di Matteo Renzi invece continua a non godere di numeri importanti: entrambi i sondaggi lo danno sotto il 5 per cento.

Guardando nel dettaglio i due sondaggi, quello di Termometro Politico (metodo CAWI su 4900 interviste) vede Fratelli d’Italia in testa col 24,3% dei consensi, seguito dal Partito Democratico al 23,5 per cento e quindi molto staccata la Lega di Matteo Salvini al 14,3%. Il Movimento 5 Stelle sarebbe dunque il vero ‘Quarto Polo’, stimato all’11,1%, con Forza Italia terza gamba della coalizione di centrodestra al 7,3 per cento. L’alleanza Calenda-Renzi non sfonda, ferma secondo Termometro Politico al 4,9%, mentre gli altri partiti non supererebbero la soglia del due per cento.

Il sondaggio di Tecnè per Mediaset, realizzato su 1.506 interviste, il distacco i partiti di Giorgia Meloni ed Enrico Letta sarebbe simile: la prima davanti col 24,3%, il secondo dietro col 23,5 percento. In calo invece la Lega, stimata al 12,9%, mente Forza Italia viene data addirittura sopra la doppia cifra e davanti ai 5 Stelle di Giuseppe Conte: gli azzurri di Berlusconi sarebbero all’11,4%, oltre un punto sopra i pentastellati fermi al 10,2% e pericolosamente vicini a scendere sotto la doppia cifra.

Anche per Tecnè almeno per il momento il ‘Terzo Polo’ di Calenda e Renzi non scalda i cuori dell’elettorato: l’alleanza riformista resterebbe ferma al 4,8%. La differenza tra le due principali coalizioni, centrodestra e centrosinistra, si attesterebbe così vicino ai venti punti percentuale.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia