La stupidità è la peggiore emergenza. È di pochi giorni fa la notizia della funicolare ferma per un’ora in attesa dell’intervento delle forze dell’ordine per una signora che rifiutava di indossare la mascherina. Ieri l’altro una decina di poliziotti impegnati in via Toledo per fermare una signora senza mascherina. Stupide le signore in questione. Stupidi i comandi delle forze dell’ordine che non distribuiscono adeguatamente le forze di polizia e non sono capaci di dare risposte tempestive e adeguate (nessuno o tutti assieme). Stupido fare norme (dpcm e ordinanze regionali) che impongono l’uso delle mascherine senza stabilire con precisione cosa le forze dell’ordine debbano fare se, dopo aver elevato contravvenzione, la persona continua a rifiutarsi di indossare la mascherina.

Stupido credere che sia efficace puntare sulle mascherine (stupidissimo imporne l’uso sempre anche da soli e all’aperto), senza specificare il tipo, la qualità e le modalità di utilizzo (per quante ore una stessa mascherina, quando sostituirla, come indossarla, come toglierla, come sanificarla e così via) per fermare il contagio. Stupido confrontare l’efficacia della mascherina per il personale sanitario nelle strutture sanitarie con quella usata dai comuni cittadini in ogni ambiente e contesto, invece del distanziamento (per esempio, sui mezzi pubblici), della sanificazione (per esempio, nelle scuole e negli uffici), del test e tracciamento tempestivo e del potenziamento della medicina del territorio. Stupido pensare di fermare il contagio con il lockdown o di affrontare gli effetti disastrosi sull’economia con ulteriore indebitamento e stupido credere che le risorse prese a prestito che il governo dovrà spendere (sulla cui capacità di spesa è stupido confidare) produrranno più ricchezza di quanta ne distruggeremo per poter rimborsare il prestito.

Stupido rifiutarci di ipotizzare che il Covid non sia dovuto al caso perché abbiamo diffusamente le competenze per crearlo in laboratorio, perché la sua diffusione non è stata casuale, perché c’è chi ha avuto vantaggi dall’epidemia e potrebbe essere un nuovo modo di fare la “guerra” che si ripresenterà. Stupido pensare che con interventi emergenziali si possa risolvere un problema strutturale: come difenderci da attacchi pandemici senza fallire come economia, come società, come democrazia.