La 'provocazione' dopo le Regionali in Toscana
“Tariffe raddoppiate per i comunisti”, medico (e marito dell’assessore leghista) finisce nella bufera
Le sue parole su Facebook sono scomparse, ma non la lunga scia di polemiche. È stato letteralmente travolto dalla bufera Biagio Solito, chirurgo e dirigente dell’azienda ospedaliera pisana, reo di aver scritto sui social alcune considerazioni ‘a caldo’ dopo le Regionali in Toscana che hanno visto vincere il centrosinistra di Eugenio Giani.
Solito è infatti il marito di Gianna Gambaccini, assessore al Sociale del Comune di Pisa e candidata leghista al consiglio regionale con Susanna Ceccardi. La sconfitta dell’europarlamentare fedelissima di Salvini non è andata giù al medico, che su Facebook si è sfogato così: “Stai esultando per la vittoria in Toscana? Quando ti lamenterai perché aspetti 9 mesi per una Tac… io riderò di gusto”. E ancora: “Io devo ‘difendermi’. Se proprio devo curare un comunista, voglio essere ben pagato. E in Casa di Cura mi organizzerò così: tariffe raddoppiate. Ps: per chi mostra la tessera di un partito di centrodestra, tariffe dimezzate”.
Parole che hanno provocato una ondata di sdegno e hanno costretto lo stesso Solito a fare una repentina marcia indietro a 24 ore del ‘guaio social’. Sempre su Facebook il medico ha definito le affermazioni “espresse male” e per questo ha chiesto scusa “a chi ha ritenuto potessero essere offensive”. “Non è certo ciò che penso, sebbene innegabilmente io stesso nella rilettura sul giornale di oggi devo dire che – così come scritte – portano a ritenere un atteggiamento e un comportamento poco incline ad un altruismo totale come è l’indole del medico in generale e del sottoscritto in particolare”, ha scritto ancora il medico.
Ma le parole gravi di Solito rischiano di avere ripercussioni importanti. Le parole e il post incriminato del medico sono infatti finite con una segnalazione anonima sulla scriva dell’assessore regionale alla Salute Stefania Saccardi e su quella del direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria pisana, con la richiesta di provvedimenti contro il medico.
© Riproduzione riservata








