È ‘quasi’ ufficiale il via libera al taser per le forze di polizia italiane. Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, ha approvato infatti in esame preliminare un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica, che apporta modifiche al regolamento che stabilisce i criteri per la determinazione dell’armamento in dotazione all’amministrazione della pubblica sicurezza e al personale della polizia di Stato che espleta funzioni di polizia (decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 1991, n. 359).

Le nuove disposizioni, si legge in una nota, “hanno l’obiettivo di consentire un generale ammodernamento dell’armamento e del munizionamento in dotazione alla Polizia di Stato, in modo da adeguarlo alle attuali esigenze operative”.

Il regolamento prevede l’introduzione per il personale addestrato del taser. Il suo impiego però, si legge nel provvedimento, “dovrà sempre avvenire nel rispetto delle necessarie cautele per la salute e l’incolumità pubblica e secondo principi di precauzione condivisi con il Ministro della salute”. Contestualmente vengono anche modificate le norme sulle caratteristiche dello sfollagente “con l’obiettivo di renderlo più adatto allo svolgimento dei servizi di controllo del territorio a cavallo o da parte del personale della Polizia ferroviaria. Infine, si modificano le caratteristiche di alcune armi da fuoco”.

LE REAZIONI DEI SINDACATI – Reazioni contrastanti dai sindacati di polizia. Fabio Conestà, segretario generale del sindacato di Polizia Mosap, ha accolto “favorevolmente l’introduzione del taser come strumento di dissuasione”. “I cittadini – ricorda Conestà – chiedono più controlli e più presidi nelle zone maggiormente sensibili alla criminalità e al degrado e i tempi sono cambiati. Oggi, troppo spesso, le forze dell’ordine si ritrovano in situazioni dove la violenza cieca e inusitata di certi personaggi che non hanno nulla da perdere, puo’ facilmente trasformare una semplice perquisizione o un normale controllo in una situazione di serio rischio per l’incolumità degli agenti”.

Dal Coisp invece il segretario generale Domenico Pianese sottolinea “i limiti troppo stringenti per l’uso del taser” che “rischiano di trasformare questa novità in un boomerang per gli agenti delle Forze dell’Ordine. Visto il Regolamento che disciplina l’impiego dell’arma, allora meglio che non venga data”.

I DUBBI SUL TASER – Esistono però dei dubbi sull’utilizzo di questo strumento. Amnesty International sostiene sin dal 2001 che il numero di morti causate direttamente o indirettamente dal taser sia di circa un migliaio. Perplessità anche da alcuni cardiologi: seppure l’intensità della corrente ‘sparata’ dal taser non desti preoccupazioni per le persone sane, vi sarebbero rischi per coloro che assumono cocaina. Non solo. Una ricerca condotta nel 2011 dalla University of California di San Francisco ha ricordato come molti degli studi pubblicati sugli effetti del taser sulla salute ‘favorevoli’ alla sua introduzione fossero stati dalla TASER International (oggi Axon). La University of Cambridge ha invece rilevato che con l’introduzione del taser l’uso della forza tra la polizia della City of London è aumentata del 48%, con gli agenti che ne sono dotati maggiormente esposti alle aggressioni rispetto a quelli disarmati.

Redazione

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