2767 siti di smaltimento illegale: il bilancio dell'ISS
Terra dei Fuochi, la monnezza provoca tumori, asma e leucemia: il report sui 38 comuni
Tumore al seno, asma, varie forme di leucemie e malformazioni congenite tra gli abitanti della cosiddetta “Terra dei Fuochi“, l’area che comprende ben 38 comuni tra le province di Napoli e Caserta, sono legate allo smaltimento illegale dei rifiuti. E’ quanto emerge dal report conclusivo frutto dell’accordo che la procura di Napoli Nord ha stipulato nel 2016 con l‘Istituto Superiore di Sanità. Il rapporto è stato presentato online dal procuratore generale di Napoli Luigi Riello, dal presidente dell’Iss Silvio Brusaferro e dal procuratore di Napoli Nord Francesco Greco.
La mappa conta 2767 siti di smaltimento illegale dei rifiuti nei 38 comuni che insistono su 426 chilometri quadrati. Più di un cittadino su tre (il 37% dei 354mila residenti) vive ad almeno cento metri di distanza da uno di questi siti, sorgenti di emissione e di rilascio di composti chimici pericolosi per la salute.
LE 4 FASCE – La mappa divide i 38 comuni in quattro classi, con fattori di rischio crescenti: dall’uno (ovvero quelli meno esposti a fattori inquinanti) a quattro (quelli più esposti). In quarta fascia ci sono i comuni di Giugliano in Campania e Caivano (entrambi nell’area a nord di Napoli); in terza fascia ci sono i comuni partenopei di Cardito, Casoria, Melito di Napoli, Mugnano e Villaricca; in seconda fascia ci sono sette comuni del Casertano (Aversa, Casal di Principe, Sant’Arpino, Casaluce, Gricignano d’Aversa, Lusciano e Orta di Atella) e quattro del Napoletano (Afragola, Casandrino, Crispano e Qualiano); in prima fascia i restanti 20 comuni (Carinaro, Cesa, Frignano, Cesa, Parete, San Cipriano d’Aversa, San Marcellino, Succivo, Teverola, Trentola Ducenta, Villa di Briano, Casapesenna, Villa Literno per il Casertano e Arzano, Calvizzano, Casavatore, Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano, Marano e Sant’Antimo).
MORTALITA’ E PATOLOGIE ELEVATE -I risultati del rapporto indicano che la mortalità e l’incidenza per tumore della mammella è significativamente maggiore tra le donne dei comuni inclusi nella terza e quarta classe dell’indicatore di esposizione a rifiuti rispetto ai comuni della prima classe, meno impattati dai rifiuti. Discorso analogo per “l’ospedalizzazione per asma”, già alta nei 38 comuni rispetto al resto del territorio, ma che cresce di molto nella terza e quarta fascia. Anche le malformazioni congenite sono maggiori nei comuni del livello “4”, rispetto al primo.
Infine il dato relativo all’incidenza delle leucemie e dei ricoverati per asma nella popolazione da 0 a 19 anni, che aumenta “significativamente passando dai Comuni della classe 1 a quelli della classe successiva, con il rischio maggiore nei comuni di classe quattro”. Per il presidente dell’Iss Brusaferro “è necessario sviluppare un sistema di sorveglianza epidemiologica integrata con dati ambientali nell’intera Regione Campania e in particolare nelle province di Napoli e Caserta, così come nelle altre aree contaminate del nostro Paese, in modo da individuare appropriati interventi di sanità pubblica, a partire da azioni di bonifica ambientale”. Secondo il procuratore di Napoli Nord Greco proprio le bonifiche “devono partire immediatamente. Quella presente in quella fascia di territorio, infatti, secondo il magistrato, “è l’emergenza più importante per Caserta e Napoli dopo il Covid”.
LE CONCLUSIONI – Bloccare qualsiasi attività illecita e non controllata di smaltimento di rifiuti. È quanto si legge nel rapporto conclusivo, frutto dell’accordo tra la Procura di Napoli Nord e l’Istituto superiore di sanità, nel 2016. AÉ necessario bonificare i siti con rifiuti e le aree limitrofe che possono essere state interessate dai contaminanti rilasciati da questi siti; incentivare un ciclo virtuoso della gestione dei rifiuti, attualmente già attivo in alcune aree della Regione Campania; attivare un piano di sorveglianza epidemiologica permanente delle popolazioni; implementare interventi di sanità pubblica in termini di prevenzione-diagnosi-terapia e assistenza.
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