Il problema della gestione dei rifiuti ha attraversato tutte le amministrazioni e continua a essere una ferita profonda nel tessuto della città. I cittadini pagano la tassa sui rifiuti più alta di Italia ma l’emergenza è evidente. Perché non si riesce a uscire da questo impasse? «Ci sono vari problemi anche se adesso la situazione non è disastrosa» spiega Maria De Marco, presidente Asia (Azienda servizi di igiene ambientale Napoli) che si occupa della raccolta dei rifiuti urbani del capoluogo. «Il primo problema è rappresentato dal personale – dice De Marco- è poco ma soprattutto anziano. Abbiamo anche operatori di 70 anni e chiaramente l’età influisce sulla lentezza del servizio. Anche perché parliamo di un lavoro usurante con orari molto pesanti».

L’Asia ha 2.000 lavoratori che a notte fonda e alle prime ore dell’alba provvedono a svuotare le campane di ogni quartiere, ma non bastano.«A settembre faremo un avviso pubblico per assumere nuovo personale – fa sapere De Marco- vogliamo incrementare il nostro organico e assumere almeno 400 lavoratori. Ogni anno perdiamo circa 100 operatori che vanno in pensione, e non sempre riusciamo a sostituirli in tempi brevi». La mancanza di personale è sicuramente la prima difficoltà da risolvere ma ammesso che si riesca a ottenere una raccolta rifiuti più efficiente, resta il problema dello smaltimento per l’assenza di impianti sul territorio. «Per la provincia di Napoli ci sono 3 impianti nei quali vengono conferiti i rifiuti. Si trovano a Tufino, Caivano e Giugliano – spiega la presidente- ne servirebbero altri e ci vorrebbero più isole ecologiche».

La burocrazia farraginosa e lentissima ostacola la costruzione degli impianti, e i cittadini non sono sempre d’aiuto. «Purtroppo la cittadinanza è terrorizzata dall’idea che vicino casa propria possa sorgere un’isola ecologica – racconta De Marco – c’è pregiudizio e sfiducia nelle istituzioni e così quando si parla di rifiuti c’è un “no” a prescindere». Come fare allora? «Sicuramente i cittadini devono fare la loro parte e mi riferisco anche alla corretta gestione dei rifiuti e al rispetto delle regole – dice De Marco – noi ci impegniamo a migliorare il servizio e a renderlo più moderno, flessibile e vicino alle esigenze della cittadinanza». Anche gli imprenditori devono fare la loro parte «devono essere più green – conclude De Marco – e vedere i rifiuti come fonte di energia e materiali nobili da riutilizzare».

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Giornalista napoletana, classe 1992. Affascinata dal potere delle parole ha deciso, non senza incidenti di percorso, che sarebbero diventate il suo lavoro. Segue con interesse i cambiamenti della città e i suoi protagonisti.