Vincenzo De Luca e la Regione Campania ancora una volta prendono in contropiede il governo centrale. Il governatore a seguito di una riunione con i dirigenti delle Asl e delle Aziende Ospedaliere regionali ha infatti aperto a tutti i cittadini della Campania, senza limiti di fasce di età o di categorie, la vaccinazione con terza dose una volta trascorsi i sei mesi dall’ultima somministrazione.

Terza dose ‘booster’ che sarà possibile effettuare rivolgendosi direttamente ai centri vaccinali senza alcuna prenotazione. La Regione evidenzia comunque che la priorità assoluta delle dosi debba essere per il personale sanitario, quello delle Rsa e del personale scolastico, “ma ogni cittadino che voglia, può essere immediatamente vaccinato”, sottolinea una nota di Palazzo Santa Lucia.

COME FUNZIONA ATTUALMENTE – In questo momento alla terza dose del vaccino anti-Covid possono accedere tutti i soggetti over 60, gli immunocompromessi, ospiti e personale delle Residenze sanitarie assistite (Rsa) e sanitari, oltre a tutti i soggetti vaccinati da almeno sei mesi (180 giorni) con una unica dose di vaccino Johnson & Johnson (indipendentemente dall’età).

L’ALLARGAMENTO DELLA PLATEA – Dal primo dicembre prossimo la platea si allargherà ulteriormente con le persone nella fascia d’età 40-60 anni per le quali sono trascorsi sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario con due dosi, altre 15 milioni di persone circa.

La dose ‘booster’ viene effettuata esclusivamente con un vaccino a mRna, quindi Pfizer o Moderna: di quest’ultimo è però previsto un dosaggio dimezzato. Chi ha dunque effettuato il primo ciclo col vaccino di AstraZeneca o Johnson&Johnson dovrà cambiare vaccino.

E’ invece atteso nei prossimi giorni un decreto per rendere obbligatoria la terza dose per gli operatori sanitari, in attesa di una possibile revisione delle regole sul Green pass. Chi lavora in ospedali o Rsa dovrà tornare negli hub vaccinali per poter continuare a lavorare in ambito medico-sanitario.

L’ALLARME DI DE LUCA SULL’EPIDEMIA – L’annuncio odierno si legge come ‘reazione’ all’allarme lanciato dallo stesso De Luca soltanto lunedì, quando a margine del giuramento di Ippocrate dei giovani laureati appartenenti all’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Napoli aveva espresso timori sulla possibilità di un Natala “libero” dal Covid, come annunciato dal sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.

Siamo ieri a 8500 positivi – aveva sottolineato De Luca -. C’è una soglia critica oltre la quale anche se i positivi in grandissima parte non vengono ricoverati grazie alla campagna di vaccinazione tuttavia il contagio si diffonde”.

Contro il Covid, aveva aggiunto il governatore, bisogna stare ‘in campana’, in particolare in Campania dove “non possiamo consentirci distrazioni perché altrimenti è un’ecatombe. Dobbiamo essere più rigorosi che in altre regioni, non a caso siamo l’unica che ha mantenuto l’obbligo della mascherina sempre. Ho visto qualcuno di voi qui fuori rilassato, mettetevi la mascherina sempre”.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia