Si chiama Fanel, ha 48 anni ed è rimasto gravemente ferito in seguito a un incidente sul lavoro dove ha perso la vita, a metà maggio, Robert, il figlio di 20 anni, e un altro operaio. Il primo giugno, nonostante le fratture riportate, Fanel era in barella per assistere al funerale del figlio celebrato nella chiesa ortodossa a Ferrara. La famiglia, originaria della Romania, si era trasferita da anni nel piccolo comune di Corigoro.

Durante la cerimonia, l’uomo è rimasto accanto alla bara del figlio. Con una mano l’accarezzava, con l’altra stringeva la foto del 20enne che aveva iniziato a lavorare con lui. La giovane vittima si chiamava Robert Pricopi. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, i tre connazionali stavano lavorando sul tetto di un capannone a Jolanda di Savoia, nel Basso Ferrarese, il 15 maggio scorso, quando il cestello elevatore su cui si trovavano si è staccato cadendo da 10 metri di altezza. Il ventenne, residente a Codigoro, è morto dopo una breve agonia all’ospedale Maggiore di Bologna con la famiglia che non si è opposta alla donazione degli organi. Stessa drammatica sorte per l’altro operaio, Ionel Costin, 50 anni, deceduto nei giorni successivi.

Il padre di Robert, Fanel, dovrà essere sottoposto a un intervento chirurgico e si è procurato diverse fratture alle gambe. Sull’episodio è stata aperta un’inchiesta da parte della procura di Ferrare: quattro gli indagati tra cui lo stesso genitore inquadrato come capocantiere oltre ai due tecnici che visionarono il cestello elevatore e al titolare della ditta.

“Chi era Robert Pricopi? Un ragazzo speciale, giovane, pieno di vita e di sogni. Ho avuto la fortuna di conoscerlo, modi gentili, un grande mondo interiore da scoprire ed esprimere, grazie alla sua passione per la musica…”. Questo il ricordo della sindaca di Codigoro Alice Zanardi parla.

Redazione