Parte l’8 marzo la nuova campagna di D.i.Re Violenza sulle donne. In che Stato siamo?. Obiettivo della campagna è far conoscere e attuare le raccomandazioni date allo Stato italiano dal Gruppo di esperte sulla violenza contro le donne (GREVIO) del Consiglio d’Europa.

Dopo un monitoraggio durato quasi due anni, le esperte hanno inviato all’Italia precise indicazioni su cosa si deve fare per applicare la Convenzione di Istanbul e rendere efficace la risposta alla violenza maschile sulle donne. Dal monitoraggio l’Italia non esce affatto bene.

Il Rapporto del GREVIO sull’Italia sottolinea gli ostacoli ai percorsi di uscita dalla violenza di ordine culturale, politico e materiale anche a causa di politiche inadeguate e insufficienti.

In Italia una donna su 3 ha subito almeno un episodio di violenza nel corso della vita. Eppure le donne che denunciano la violenza non ottengono misure di protezione efficaci, non sono credute nelle aule dei tribunali e rischiano di perdere i figli nelle cause di separazione. Non solo. Il numero dei femminicidi rimane costante nel tempo.

Perché le donne in situazione di violenza affrontano ovunque – servizi, Polizia, tribunali, Commissioni territoriali – pregiudizi e non trovano ascolto e credibilità? Perché la lettura di una situazione di violenza è intrisa di stereotipi rispetto al ruolo uomo/donna? Perché per uscire dalla violenza le donne incontrano così tanti ostacoli pratici ed economici? Perché i centri antiviolenza continuano ad avere enormi difficoltà nell’ottenere i finanziamenti che pure sono previsti?

Nonostante riconoscano alcuni passi fatti dall’Italia in tema di contrasto alla violenza, le esperte del GREVIO denunciano il perdurare di forti discriminazioni contro le donne – nell’occupazione, nei salari, nell’accesso a carriere e ruoli istituzionali – e di una rappresentazione delle donne incentrata sul loro corpo, spesso strumentalizzato per meri scopi commerciali, e/o su un ruolo materno tradizionale.

Tutto questo alimenta la violenza maschile contro le donne.

Con la campagna Violenza sulle donne. In che Stato siamo? D.i.Re, Donne in rete contro la violenza – associazione che riunisce 81 organizzazioni di donne che gestiscono centri antiviolenza in 18 regioni – vuole mobilitare l’attenzione dell’opinione pubblica, dei media e delle istituzioni sulle raccomandazioni puntuali che il Consiglio d’Europa ha fatto all’Italia per assicurare una adeguata prevenzione, protezione e contrasto della violenza maschile sulle donne.

In attesa che il Rapporto del GREVIO sull’Italia sia tradotto dal Governo in italiano e portato a conoscenza di tutti/e, D.i.Re chiama alla mobilitazione per dare piena attuazione alla Convenzione di Istanbul sulla violenza contro le donne e la violenza domestica che è stata ratificata dall’Italia con la legge 77/2013 ed è in vigore dal 2014.

Ogni mese per un anno la campagna Violenza sulle donne. In che Stato siamo? richiamerà l’attenzione su alcune delle principali raccomandazioni riguardo a 12 aree tematiche

Impatto di stereotipi e sessismo
Discriminazioni multiple e intersezionalità
Credibilità delle donne nei processi e vittimizzazione secondaria
Disconoscimento della violenza in separazioni e affido
Misure di protezione e procedimenti penali
Raccolta dati, riservatezza e protezione
Violenza assistita e condizione dei minori
Condizione delle donne migranti richiedenti asilo e rifugiate
Politiche integrate e finanziamento dei centri antiviolenza e case rifugio
Formazione di operatori e professionisti
Sensibilizzazione, educazione e cambiamento culturale
Responsabilità dello Stato e risarcimenti

e chiederà la piena attuazione della Convenzione di Istanbul.

D.i.Re presenterà i risultati della campagna Violenza sulle donne. In che Stato siamo? l’8 marzo 2021.

Perché le donne vogliono un impegno concreto.

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