Il Napoli si è messo l’abito migliore nelle prime partite chiave della stagione. I quaranta minuti di fuoco contro la Lazio e il primo tempo sontuoso contro il Liverpool hanno mostrato il volto affamato e feroce di una squadra giovane ma di grande talento. L’infortunio di Osimhen (l’ennesimo di un ragazzo tanto potente quanto fragile) ha un po’ guastato il clima di festa dopo il trionfo contro i vice campioni d’Europa, ma negli occhi dei tifosi sono rimaste le prodezze di Kvaratskhelia, l’imprendibile georgiano che è sembrato il padrone di casa al suo debutto in Champions, e di un centrocampo capace di annichilire la squadra di Jurgen Klopp.

Per gli inglesi, il tonfo del Liverpool è passato subito in secondo piano per la morte della Regina Elisabetta II, ultima grande icona del Novecento e dell’impero britannico. Ma anche per Luciano Spalletti la gioia è durata poco, perché il campionato incombe e al Maradona arriva uno Spezia che è già riuscito a vincere per due volte di seguito a casa degli azzurri. Può sembrare assurdo che una squadra capace di battere tre volte su tre in casa il Liverpool in Champions possa inciampare così spesso contro le piccole della Serie A, ma Napoli-Lecce è lì a ricordarci che anche questo nuovo Napoli, giovane e sfrontato, farà bene a non dare nulla per scontato. Per questo, Spalletti ha vestito i panni del pompiere in sala stampa ricordando a tutti che siamo appena a settembre. Con l’assenza di Osimhen per oltre un mese, bisognerà inventarsi qualcosa per mantenere la pericolosità offensiva mostrata in queste prime gare.

Giovanni Simeone, argentino per forza di cose predestinato al debutto con gol in Champions al Maradona, scalpita e lo stesso fa Giacomo Raspadori, acquisto più oneroso del mercato estivo. Ma il problema principale di Spalletti sarà quello di trovare alternative al trio delle meraviglie del centrocampo, Anguissa, Lobotka e un ritrovato Zielinski, che però non possono certo giocare ogni tre giorni. Elmas è il primo cambio al momento, in attesa che Ndombele ritrovi la condizione fisica. Il francese può essere determinante per dare al Napoli un’alternativa di qualità in mezzo al campo, sia sul piano fisico che tecnico, e Spalletti ci punterà sicuramente molto.

In porta, invece, le tante chiacchiere sull’arrivo di un portiere forte forte forte devono aver fatto bene ad Alex Meret, autore di una prova maiuscola mercoledì sera, salutata con ovazioni da un pubblico scatenato che ha riportato il Maradona ai fasti del vecchio San Paolo. Se la Champions ha eccitato gli animi dei napoletani, non si può dire certo lo stesso di una campagna elettorale che langue. Il sindaco Manfredi si affanna a parlare di “modello Napoli” per ricostruire l’alleanza tra PD e M5S, ma i sondaggi lasciano intendere che entrambi saranno all’opposizione, e divisi, dopo il voto. Un’ombra fosca, che si allunga sul destino del “Patto per Napoli”.