Premiato anche Marcolin, specialista in otorinolaringoiatria applicata alla subacquea
A Napoli il Premio Atlantide, il riconoscimento a chi diffonde la cultura e il rispetto del mare

Il mare come luogo da esplorare, proteggere e raccontare. È questo che il Premio Atlantide intende valorizzare, premiando chi ha dedicato e dedica la propria esistenza alla scoperta, alla ricerca e alla tutela dell’ambiente marino e delle biodiversità che lo popolano e lo animano. Il prestigioso riconoscimento approda per la prima volta a Napoli. Nato a Perugia nel 2017 per volere di Vittorio Bianchini, Vice Presidente della Fondazione Premio Atlantide oggi è il più autorevole riconoscimento in Italia nel suo genere.
L’edizione partenopea si svolgerà sabato 22 ottobre alle ore 10.30 nella Stazione Zoologica Anton Dohrn, che quest’anno accoglierà i premiati, il pubblico e la stampa nei suoi spazi, da poco oggetto di un importante progetto di restauro che ha avuto il duplice obiettivo di restituire la bellezza architettonica della struttura d’epoca e accogliere una tecnologia acquariologica avanzata per il benessere animale.
Tra i premiati anche Paolo Marcolin, scienziato, ricercatore e specialista in otorinolaringoiatria applicata alla subacquea, docente e fondatore del Team di ricerca OTUSUB. “Circa 20 anni fa ho creato questo gruppo di otorinolaringoiatria applicata alla subacquea, dove sono iscritti quasi tutti i subacquei – racconta Marcolin – Prima non c’era attenzione alla materia. Nei due congressi l’anno che organizziamo, di cui uno con marina militare, affrontiamo la patologia legata all’orecchio in attività subacquea. Le problematiche di chi scende in acqua sono di carattere otologico per l’80 per cento. Chiunque si dedichi a questo settore deve conoscere le dinamiche dell’orecchio. Io nasco come otorinolaringoiatra a tutto campo”.
Negli anni Marcolin ha affinato la disciplina verso questo tipo di patologia. “Ad oggi faccio da centrale di smistamento per le patologie a livello nazionale – continua lo scienziato – Prima dell’avvento del mio gruppo, era poco studiata, infatti noi siamo apprezzati e presenti su tutto il territorio nazionale. Nelle zone in cui ci sono centri di immersione, come in provincia di Napoli, c’è molta attenzione a questo settore. Anche il piccolo istruttore subacqueo può e deve avere delle conoscenze attraverso i congressi e le attività che svolgiamo. In ambito sportivo promuoviamo gemellaggi con i centri di immersione per far sì che tutte le persone che si interfacciano con la subacquea possano avere delle conoscenze di base delle patologie”.
Tra gli altri premiati della VI edizione c’è anche Nanni Acquarone, navigatore, primo skipper italiano ad aver percorso il Passaggio a Nord Ovest nel 2012 e il Passaggio a Nord Est nel 2019, compiendo il periplo dell’Artico. Il premio va anche a Donatella Bianchi, Giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva, che da quasi 30 anni è alla conduzione di Linea Blu su Rai 1 e dal 2019 Presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Poi c’è Chiara Giamundo, Basco Blu dei GOS, Gruppo Operativo Subacquei, prima e unica donna palombaro italiana ad aver superato a soli 23 anni la selezione per il reparto d’elite della Marina Militare. Infine, sarà premiata anche Monica Montefalcone, Ecologa marina, ricercatrice e docente presso il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita (DiSTAV) dell’Università di Genova, esperta di morfologia del paesaggio marino, biologia ed ecologia marina e tropicale. Il Premio Atlandide è patrocinato dal Ministero della Transizione Ecologica, Regione Campania, Comune di Napoli, Stazione Zoologica Anton Dohrn, Museo Civico Gaetano Filangieri.
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