I vantaggi dell’America’s Cup
A Napoli in arrivo 200 grandi navi di lusso: è l’ora di un piano per lo yachting
Una grande opportunità: finalmente il mare potrà davvero bagnare Napoli

“Il mare bagna Napoli”, pensavo sabato scorso quando il Propeller ha guidato i soci del Touring Club alla scoperta del Waterfront. Nell’illustrare la linea di costa prospiciente piazza Municipio ho definito come le sette meraviglie del Waterfront gli edifici che costeggiano la città: Calata Porta Massa restaurata pochi anni fa e ora confortevole approdo dei traghetti per le isole; la storica Immacolatella Vecchia da poco ricondotta alla sua originaria bellezza e in attesa di trovare una sua destinazione (Museo delle Migrazioni?); gli imponenti Magazzini Generali (abbandonati, ma pronti per il restauro e una nuova destinazione); la bellissima fermata della metropolitana che unisce finalmente il centro della città al Porto; la storica Stazione Marittima (che quest’anno supererà i due milioni di crocieristi); il nuovo Molo Beverello che consente a quattro milioni di passeggeri di avere finalmente un moderno e confortevole terminal, e ai napoletani e turisti di passeggiare ammirando il Maschio Angioino, il mare, il Vesuvio. Infine, lo spettacolare Molo San Vincenzo, che il Comune sta restituendo in parte alla Città in accordo con la Marina Militare.
Guardando queste sette bellezze, pensavo a come l’America’s Cup e gli importanti investimenti che lo Stato ha destinato porteranno ricchezza a Napoli e permetteranno di completare il restauro della nostra bellissima linea di costa, ristabilendo un rapporto positivo tra la città, il suo mare e il suo porto. Nel mondo vedo pochissime realtà che possano competere con Napoli: i golfi di Napoli e Pozzuoli, e le isole di Capri, Ischia e Procida che chiudono quest’area di mare costituiscono indiscutibilmente un attrattore turistico impareggiabile. L’amministrazione comunale ha ottenuto con l’assegnazione dell’America’s Cup un risultato eccezionale, ma ora parte la sfida più grande: dopo trent’anni di fallimenti a Bagnoli si deve essere capaci di realizzare bene le opere, con lavori efficienti e tempi certi.
A Barcellona lo hanno fatto, e il risultato è stato eccezionale: oltre 10mila posti di lavoro temporanei e quasi 2mila permanenti nei settori del turismo, della nautica e dei servizi, con quasi 2 milioni di visitatori nel periodo delle gare. Il nostro socio Propeller Francesco Luise, storico operatore del settore yachting, stima l’arrivo a Napoli di 200 megayacht per assistere alle gare: è una grande occasione per elaborare finalmente un piano strategico per lo yachting nella nostra città.
L’economia blu a Napoli ha grandi eccellenze, e il Propeller – con i suoi tanti soci imprenditori, operatori e professionisti del settore – ha messo le proprie relazioni e le proprie conoscenze in rete con le Università, i centri di ricerca (Stazione Zoologica, CNR, SRM), l’ambiente (Marevivo), gli Ordini professionali (commercialisti, ingegneri, architetti, avvocati), i turisti (Touring Club). Operazioni come l’apertura del Molo San Vincenzo, eventi culturali e di business come le Naples Shipping Weeks, non sono più best practices isolate. L’America’s Cup 2027 sarà quindi un’ulteriore opportunità di fare squadra e se, come sono certo, l’esito sarà molto positivo, potremo dire – dopo 70 anni dall’iconico libro di Ortese – che il Mare finalmente bagna Napoli.
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