Avrebbe violentato una prostituta di 70 anni, rinchiudendola in casa e costringendola a rapporti non protetti per undici ore, prima di lasciare l’appartamento della donna portando via 500 euro in contanti e tre cellulari. Dovrà difendersi dalle accuse di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e rapina l’uomo di 29 anni arrestato a Milano dai carabinieri della Compagnia Duomo. Gli investigatori lo ritengono un violentatore seriale anche se nell’ordinanza di custodia cautelare è contestato solo un episodio.

I SOSPETTI – L’uomo è pero sospettato di due stupri, quello di Milano e uno che sarebbe avvenuto a Cremona la settimana scorsa nei confronti di una prostituta romena, e due tentativi di violenza, uno avvenuto a maggio scorso nel Lodigiano nei confronti di una donna di mezza età, l’altro nella notte tra 12 e 13 novembre nei confronti di una prostituta colombiana.  Quando ieri i carabinieri della compagnia Duomo lo hanno individuato, il 29enne era già stato arrestato dalla polizia di Lodi per la violenza del 12.

L’APPUNTAMENTO – L’uomo aveva contattato la 70enne su un sito di incontri per adulti e, dopo aver concordato una prestazione, si è presentato all’appartamento in zona Arco della Pace. Dopo un iniziale atteggiamento “normale”, la prostituta ha raccontato che l’uomo è cambiato dopo aver assunto cocaina, trasformandosi in una persona violenta. Secondo il racconto della vittima, ha chiuso a chiave la porta della camera da letto per impedire alla vittima di scappare, l’ha obbligata ad avere rapporti non protetti, l’ha picchiata e minacciata con un coltello che aveva con se’. La 70enne e’ rimasta in balia dell’uomo dalle 22 alle 9 del 3 novembre, quando e’ andato via portando con se’ i tre cellulari della vittima e 500 euro. Gli investigatori lo hanno individuato partendo dal numero di cellulare segnato dalla donna su un’agenda.

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