Si torna a sparare contro i giornalisti. Mario De Michele, direttore del sito Campania Notizie, ha denunciato ai carabinieri di Aversa (Caserta) che giovedì sera alcuni sconosciuti hanno sparato contro la sua auto nella periferia di Gricignano di Aversa, dove la sua vettura è stata raggiunta da 6-7 colpi di pistola. Due di questi hanno raggiunto il parabrezza della Peugeout 308 finendo non lontani da De Michele, gli altri hanno distrutto il lunotto posteriore della vettura mentre il giornalista cercava di scappare dalla zona.

Non è la prima volta che De Michele finisce nel mirino di raid vandalici. L’ultimo caso è avvenuto soltanto tre giorni fa, quando il giornalista è stato aggredito tra Sant’Arpino e Succivo (Caserta) da due persone che lo hanno intercettato in sella ad uno scooter e col volto coperto da casco integrale. Uno dei due lo aveva costretto a fermarsi schiaffeggiandolo, mentre l’altro ha colpito ripetutamente l’auto. Come denunciato dallo stesso De Michele sul suo sito di informazione, il suo aggressore gli gridava contro: “Per colpa tua il consiglio comunale di Orta è stato sciolto. Ci hai inguaiato. Ora smettila di scrivere sul campo sportivo di Succivo”.

Il riferimento a Orta di Atella è legato alla decisione del Consiglio dei ministri dello scorso 7 novembre, su proposta del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, di sciogliere per 18 mesi il Consiglio comunale di Orta di Atella “a seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali”, ponendo fine all’amministrazione del sindaco Andrea Villano, eletto da poco più di un anno.

La Federazione nazionale della Stampa, il Sindacato unitario dei giornalisti e l’Unione cronisti della Campania con una nota hanno chiesto alla magistratura “che si indaghi in ogni direzione per chiarire quanto accaduto. Al collega, al quale siamo vicini in questo momento difficile, va garantita la massima tutela per l’incolumità sua e di chi gli è vicino. Sappiamo che la Prefettura di Caserta si è già attivata. Il dovere dei giornalisti adesso è quello di non lasciarlo solo e di andare ad illuminare le storie che stava raccontando. Dobbiamo essere la sua scorta mediatica”.

Su entrambi gli episodi indagano i carabinieri del Gruppo di Aversa, che stanno cercando di ricostruire la dinamica dei fatti e accertare il movente alla base dei due episodi

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