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Ancelotti nuovo CT del Brasile: la scelta italiana della Selecão per vincere il Mondiale

Alla fine ha accettato il lungo corteggiamento, la sfida di allenare una Nazionale, quella del Paese in cui il calcio scorre nel sangue di tutti gli abitanti e si gioca come si balla la Samba. “La squadra più forte della storia del calcio sarà ora guidata dall’allenatore più vincente del mondo”. Con queste parole Carlo Ancelotti, è stato annunciato come nuovo CT del Brasile.
Un matrimonio lasciato in sospeso da tempo, fin dal termine del Mondiale invernale del Qatar, nel 2022, quando i verdeoro uscirono sconfitti dalla Croazia nei quarti di finale, guardando trionfare proprio l’Argentina. Al tempo Ancelotti rimase al sicuro al Real Madrid: lo abbandonerà quest’anno dopo aver lasciato Liga e Coppa del Re al Barcellona e non aver neppure potuto sperare in una finale di Champions.
Stagione nefasta per “Il club più titolato al Mondo” (problemi da giganti), che aspetta il ritorno dell’ex calciatore Xabi Alonso per dar via ad una dinastia madridista. Ancelotti passerà da un club che si aspetta solo di vincere ad una Nazionale che si aspetta solo di vincere: guiderà la Selecão (sarà il primo italiano) fino al Mondiale del 2026 e allenerà la squadra nelle prossime due partite di qualificazione contro Ecuador e Paraguay già dal mese prossimo.
Sarà la prima volta su una panchina di una selezione, anche se aveva già lavorato nello staff della Nazionale italiana per tre anni, dal 1992 al 1995, come vice di Arrigo Sacchi: era agli inizi, oggi è Ancelotti, e il Brasile che manca ad una finale di Coppa del Mondo dal 2002 e che ha lasciato le ultime due Copa America non vuole più guardare i propri campioni alzando il sopracciglio.
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