Tra gli italiani qualcuno ha dovuto dire addio al “bianco Natale”. Le temperature di molto al di sopra della norma, per queste festività natalizie, hanno generato uno scenario insolito e primaverile anche nelle zone di montagna dove di solito già a Natale la neve imbianca il paesaggio. Niente nevicate ma soprattutto niente sciate. Una situazione che mette in allarme sia per le conseguenze del cambiamento climatico sia per la stagione turistica invernale che rischia il flop. Lo sanno benne gli operatori turistici e gli abituali frequentatori di Roccaraso, località appenninica in provincia dell’Aquila molto frequentata.

Dopo la prima ondata di freddo all’inizio di dicembre quando la neve era caduta in gran quantità, già dalla settimana prima di Natale le temperature che sono arrivate anche ai 15 gradi e la totale assenza di precipitazioni avevano sciolto tutto. E quello che si vede oggi, a distanza di pochi giorni è lo stesso paesaggio della primavera: neve nemmeno sulle cime più alte. “Questo è uno scenario atipico – spiega Rino Barbato, uno degli amministratori del gruppo OEC Sci in un video in diretta dall’Aremogna il 28 dicembre – Una situazione allucinante”. E mostra il paesaggio privo di neve. “Non c’è un punto imbiancato – dice nel video – Io mi auguro, prego e spero che questa situazione cambi da un momento all’altro”.

“Vedete questo piazzale (l’Aremogna, ndr)? Oggi doveva essere pieno di persone con le scuole di sci che facevano lezione. E invece non c’è nessuno. Un paesaggio fuori dal normale”. Quello che mostra è uno spettacolo estivo, tra cielo azzurro, sole e montagne verdi. “Queste sono temperature che solitamente incontriamo quasi d’estate – continua nel video – Una situazione spettrale. Qualche amico mi dice che non riesce a capire cosa fare. Esprimo grandissima solidarietà per gli addetti ai lavori perché aspettano l’inverno per lavorare”. E per gli operatori turistici la situazione è davvero drammatica soprattutto dopo gli anni delle restrizioni per il covid. A chi nel gruppo continua a chiedere com’è la situazione a Roccaraso viene data la stessa sconsolata risposta: “Purtroppo sempre la stessa, non c’è neve”.

L’amministratore di OEC Sci mostra un gruppo di ragazzi di una scuola di sci che non potendo sciare si limitano a fare esercizio fisico. “Facciamo quel che possiamo – dice il maestro Marco Martini dello Sci Club Vesuvio – anche se questo lavoro serve ancora di più per poi andare in pista. Dicono che la neve arriverà dopo il 10 gennaio”. Stessa situazione alle Toppe del Tesoro e Monte Greco: niente neve, solo prati verdi. Funzionano le cabinovie ma gli impianti sciistici sono chiusi con il termometro che segna 7 o 8 gradi: impossibile anche sparare la neve per consentire l’apertura di qualche pista. Per tutti quelli che avrebbero voluto passare le feste di Natale sulla neve con le tradizionali sciate notturne a Capodanno resta solo l’ironia della sorte: qualche nevicata è prevista solo dopo il 9 gennaio, quando le feste sono già finite. Non si salva nemmeno l’Epifania.

Le previsioni de IlMeteo.It riportano che per il momento il grande freddo resta lontano dall’Italia e più in generale dall’Europa, eppure con il nuovo anno non è da escludere una fase meteo più movimentata, diciamo entro la fine della prima decade di Gennaio. Al contrario di quanto previsto in precedenza, nelle ultime ore, lo scenario che si è delineato prevede che il robusto anticiclone che attualmente governa il tempo con temperature al di sopra della media stagionale, proseguirà verosimilmente imperterrito fino alla conclusione di queste festività natalizie. L’irruzione artico-polare potrebbe arrivare comunque, solo in ritardo, dopo le feste, intorno alla fine della prima decade di Gennaio. Non è da escludere che allora possa tornare la neve fino a quote basse o addirittura in pianura.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.