Federico Negri viaggiava da più di due anni: viaggi lunghissimi. È stato arrestato e rischia dai due agli otto anni di carcere perché ha attraversato un ponte senza pagare una tassa di 40 euro. È diventato un caso quello del 28enne piemontese che all’inizio di luglio è stato arrestato in India. La famiglia, l’avvocato Claudio Falleti e il sindaco del comune di cui è originario stanno lanciando appelli alle istituzioni, al ministro degli Esteri Luigi Di Maio come al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a non abbandonare il caso.

Che è esploso lo scorso cinque luglio. Negri è di Pozzolo Formigaro, in provincia di Alessandria e alle porte di Novi Ligure. Era partito per la Cina poco prima che esplodesse la pandemia da coronavirus. E da allora ha vissuto in Cina, in Nepal, a Pokhara e Katmandu mantenendosi con diversi lavori. Come cuoco o imbianchino. Non era la prima volta che partiva per questo tipo di viaggi: quattro anni fa era stato tra Cambogia, Nepal, Myanmar, Laos e Thailandia.

Dopo essere tornato e aver lavorato per qualche tempo nell’azienda di impianti elettrici del padre è ripartito di nuovo. E a inizio luglio è incappato nella disavventura, che sta diventando un vero e proprio incubo. Il 28enne è accusato di essere entrato illegalmente nello Stato dell’Uttar Pradesh: di non aver pagato la tassa di 40 euro per attraversare quel ponte. Sembra uno scherzo del destino che l’arresto sia arrivato proprio quando il giovane aveva deciso di rientrare in Italia.

Negri tra l’altro doveva tornare libero su cauzione tre giorni fa e invece l’arresto è stato convalidato. Da un mese il 28enne è ristretto nel carcere di Maharajganj. La famiglia al momento non riesce a parlare con lui. Il legale indiano assicura che le sue condizioni sono buone. L’avvocato italiano sta seguendo il caso con il collega sul posto e un collaboratore che parla indi.

La madre Silvana Orsini non vede il figlio da due anni e mezzo. “Ero al telefono con lui quel giorno, mi ha detto: mamma sto entrando in India, torno a casa, ho voglia di tornare da te. Non lo vedo da due anni e mezzo”, ha detto la donna a Repubblica. “Ritengo non possa essere una soluzione la detenzione in carcere da due a otto anni. Non è ammissibile, soprattutto per un ragazzo che ha fatto nulla di male, se non contravvenire a una norma”, ha dichiarato il sindaco di Pozzolo Formigaro Domenico Miloscio.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.