'Sospeso' internet, chiuso l'aeroporto
Golpe militare in Sudan, rovesciato il governo di Hamdok: primo ministro arrestato, caos nel Paese
Il Sudan piomba nuovamente nel caos. Nel paese africano, il terzo per estensione nel continente, è in corso un golpe da parte dei militari: nelle prime ore di oggi è stato arrestato il primo ministro Abdalla Hamdok, il ministro dell’Industria Ibrahim al Sheikh, quello dell’Informazione, Hamza Baloul, oltre a un consigliere del primo ministro, Faisal Mohammed Saleh.
Poche ore dopo quindi il generale Abdel Fattah al-Burhan ha dichiarato che i militari hanno preso possesso del potere del Paese e che il governo è stato sciolto, così come il Consiglio Sovrano e gli organi locali, con una giunta militare che guiderà il Sudan fino alle elezioni previste nel 2023.
Il generale Abdel Fattah al-Burhan, presidente del Consiglio militare di transizione, ha dichiarato che l’esercito “assicurerà il passaggio democratico fino all’attribuzione del potere a un governo eletto” e ha annunciato un coprifuoco, lo scioglimento del Consiglio dei ministri e del Consiglio Sovrano e la creazione di un governo di “persone competenti”.
Per il Paese si tratta di un ritorno ad incubi non remoti: soltanto nel 2019 era stato deposto l’ex dittatore Omar al-Bashir, costretto a dimettersi dopo le insurrezioni popolari contro il regime. Al termine di un lungo negoziato tra i movimenti civili che guidarono le proteste e i militari, da sempre molto influenti nel Paese, fu nominato Hamdok a capo del governo in cui erano presenti entrambe le componenti.
VIDEO: 🇸🇩 Sudanese anti-military demonstrators block roads in the capital #Khartoum Monday in protest against the detention of the prime minister by the armed forces over his refusal to support their “coup” #Sudan pic.twitter.com/YLDI1xSxsK
— AFP News Agency (@AFP) October 25, 2021
Hamdok, 65enne ex vice segretario esecutivo della Commissione Economica dell’Onu per l’Africa, è stato arrestato oggi da militari non identificati che hanno assediato la sua abitazione dichiarandolo agli arresti domiciliari. Il ministero dell’Informazione in una nota ha sottolineato “dopo aver rifiutato di sostenere il golpe, le forze armate hanno arrestato il primo ministro Abdallah Hamdok e lo hanno portato in un luogo non identificato”.
Lo stesso primo ministro deposto dai militari ha lanciato un appello alla popolazione, tramite i suoi fedelissimi, a manifestare contro il golpe: “Usando tutti i mezzi pacifici possibili… per riprendersi la rivoluzione dei ladri”. E in effetti sono stati registrati scontri tra manifestanti e forze di sicurezza davanti al quartiere generale dell’esercito sudanese a Khartoum con diversi feriti.
VIDEO: 🇸🇩 Demonstrators burn car tyres and march in #Sudan‘s capital #Khartoum as they protest against the detention of civilian members of the country’s ruling council and ministers in the transitional government pic.twitter.com/087Lh4DPCY
— AFP News Agency (@AFP) October 25, 2021
Altro segno evidente del golpe in corso arriva, come riporta Al Jazeera, dalle “restrizioni nell’accesso alle telecomunicazioni” che rendono difficile avere notizie su quanto va accadendo nel Paese. Non solo Internet: i militari hanno anche chiuso l’aeroporto principale del Paese, bloccato le principali strade di accesso a Khartoum e preso possesso della radio e della tv pubblica sudanese, con alcuni dipendenti che sarebbero stati portati via dalle forze fedeli ad Abdel Fattah al-Burhan.
Soltanto lo scorso settembre era stato sventato un golpe attribuito ai nostalgici di Omar al-Bashir, mentre nelle ultime due settimane si erano alternate nelle piazze manifestazioni pro-democrazia e di gruppi inneggianti invece ad un golpe militare, avvenuto questa mattina. Nel Paese, che conta 40 milioni di abitanti, da tempo è in corso una gravissima crisi economica e politica.
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