Bus tampona auto, si ribalta e precipita in una scarpata per diversi metri, con il crollo attutito dalle piante presenti. E’ di un morto e almeno una quindicina di feriti (tra cui due gravi) il bilancio provvisorio di un grave incidente stradale che ha convolto un bus della Flixbus, sul tratto di strada A16 Napoli-Canosa, dove già in passato, nello stesso tratto, un autobus di fedeli precipitò nel viadotto (per decine di metri) e persero la vita 40 persone.

La tragedia di oggi, domenica 4 giugno, è avvenuta intorno alle 4 di notte nel tratto in direzione Napoli, all’altezza del comune di Vallesaccarda, al km 101. Il bus in questione trasportava 38 persone (compresi i due autisti) e, secondo una prima ricostruzione, è finito in una scarpata in seguito a un maxi tamponamento successivo a un primo incidente che aveva coinvolto tre auto e provocato la morte di una persona.

Sul posto sono al lavoro i vigili del fuoco di Grottaminarda e Bisaccia e Avellino con un’autogru. I feriti sono stati trasportati a Avellino, Benevento, Ariano Irpino e altri ospedali. Sul luogo dell’incidente c’è anche un’eliambulanza. I pompieri stanno sollevando il bus per recuperare eventuali altri passeggeri.

Il Flixbus era partito da Lecce ed era diretto a Roma Tiburtina. L’autobus è stato recuperato dai vigili del fuoco di Avellino, Bisaccia e Grottaminarda nel corso di operazioni coordinate dal comandante provinciale Mario Bellizzi. I vigili del fuoco stanno perlustrando l’area dell’incidente per verificare la presenza di altri passeggeri che potrebbero essere stati sbalzati fuori dai finestrini.

Dalle prime ricostruzioni sembra che, dopo l’incidente tra le macchine – nel quale è morto un automobilista – il pullman che sopraggiungeva abbia urtato uno dei veicoli fermi in carreggiata per poi terminare la sua corsa ribaltandosi in corrispondenza della scarpata di destra.

LE TESTIMONIANZE – “Stavano tutti dormendo, credo. A svegliarci è stata la violenta frenata e poi il botto, quando ci siano scontrati con le auto, prima di finire nella scarpata” racconta all’agenzia Ansa uno dei passeggeri del bus. L’uomo ha una brutta contusione alla spalla. Il pullman era partito ieri alle 23 da Lecce e sarebbe dovuto arrivare alla stazione Tiburtina della Capitale alle 7. Passeggeri che sono stati trasferiti in ospedale o nella palestra di Grottaminarda dove i medici del centro avellinese li stanno refertando uno per uno. C’è chi ha il collare, chi delle fasciature agli arti ma niente di più.

I passeggeri del Flixbus presenti nella palestra del comune irpino raccontando di aver visto “la morte con gli occhi”. Quasi tutti sono usciti strisciando dal pullman, trovando varchi attraverso i vetri rotti. “Siamo vivi per miracolo” racconta Biagio, luogotenente della Guardia di Finanza che si trovava a bordo del bus insieme ai due figli.

 

IL PRECEDENTE – Il 28 luglio del 2013 persona la vita 40 persone originarie di Pozzuoli (Napoli), precipitate dal viadotto “Acqualonga” dell’A16 Napoli-Canosa, nel territorio del comune di Monteforte Irpino, in provincia di Avellino. A provocare l’incidente sarebbe stato un guasto che avrebbe disattivato l’impianto frenante del bus mentre stava percorrendo in discesa il tratto autostradale. L’autista tentò in ogni modo di frenare la corsa del veicolo, che aveva percorso oltre un milione di chilometri, accostandosi alle barriere del viadotto che pero’ non ressero facendo precipitare il bus da un’altezza di trenta metri. Trentotto persone morirono sul colpo, due nei giorni successivi. Dieci i superstiti.

TRATTO RIAPERTO – Poco dopo le 9 è stato riaperto alla circolazione il tratto dell’autostrada A16 dove nelle prime ore del mattino si è verificato l’incidente. Nella mattinata, alle 11, è in programma una breve conferenza stampa nel comando provinciale dei vigili del fuoco di Avellino alla quale prenderà parte l’ingegnere Mario Bellizzi che ha coordinato le operazioni di soccorso dalla sala operativa.

Redazione

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