La democrazia è altra cosa
Campagna elettorale alimentata dall’odio a destra e sinistra, l’obiettivo è colpire l’avversario
Oggi voglio parlarvi di due episodi che hanno un denominatore comune: l’odio. L’odio verbale e l’odio espresso attraverso le azioni. Ad Olbia, durante il Gay Pride, un gruppo di femministe ha strappato con violenza il manifesto elettorale di Giorgia Meloni al grido: “Chi non salta fascista è!”. Il tutto documentato in un video che mostra le ragazze festanti che si lodano di questo gesto fatto come sfregio nei confronti della loro “nemica”.
L’altro episodio ha coinvolto Karima Moual, giornalista marocchina progressista che ha fatto un video di denuncia dove dichiara di aver ricevuto minacce molto pesanti e di essere stata apostrofata con epiteti molto volgari e minacciosi. La stessa Karima ha detto che l’autore di questi insulti nei suoi confronti riconosce la leader di FdI come suo leader assoluto. Karima ha preteso le scuse o quantomeno una dichiarazione di Giorgia Meloni su questo spiacevole episodio.
Su questi argomenti io ho un’idea precisa. Ritengo, innanzitutto, che ognuno sia responsabile delle proprie azioni. Non è colpa della Meloni se ci sono dei violenti, degli odiatori che accusano o minacciano la Moual e non è nemmeno colpa di Enrico Letta se ci sono centinaia di donne che, a sfregio, strappano il cartellone della Meloni.
Dare la colpa ai leader significa andare a implementare questa narrazione ideologica che non fa altro che fomentare l’odio. Purtroppo, abbiamo visto che questa campagna elettorale sta assumendo dei tratti che vanno oltre il tifo o la speranza che possa vincere il proprio partito. Qui si cerca di andare a colpire l’avversario.
Invece di cercare di portare alla luce le motivazioni per le quali vorremmo che vincesse un partito, o un leader piuttosto che un altro, si scredita l’avversario. Questa è una deriva inarrestabile e non passa giorno senza polemiche, accuse, minacce, odio.
Questo comportamento sicuramente non fa parte di un’atteggiamento democratico perché la democrazia ci insegna che tutti dovremmo essere liberi di esprimere le proprie opinioni e tutti dovremmo essere capaci di rispettare le idee altrui.
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