Due le ragioni del 'no' al taglio
Canone Rai, Tajani batte Salvini e vota con le opposizioni. La mossa di Forza Italia che spiazza Meloni
Tajani uno, Salvini zero. Passa la linea di Forza Italia sul canone Rai, la maggioranza si spacca e in mattinata, 27 novembre, in Commissione Bilancio al Senato il partito del fondatore Silvio Berlusconi vota con l’opposizione contro l’emendamento della Lega che intendeva tagliare la tassa della tv pubblica da 90 a 70 euro anche per quest’anno. Una operazione dal costo di circa 430 milioni di euro su cui anche il Tesoro aveva dato parere positivo.
Canone Rai, Forza Italia vota con le opposizioni
Ma Forza Italia si è sempre mostrata contraria al taglio del canone Rai (i malpensanti dicono che è una mossa anche per tutelare Mediaset) e ha votato con le opposizione mandando un segnale netto alla maggioranza di cui fa parte. L’emendamento è stato bocciato con 12 voti contrari (tra cui quelli degli azzurri Dario Damiani e Claudio Lotito) e 10 a favore. Poco dopo fonti di palazzo Chigi provano a gettare benzina sul fuoco, sottolineando che “il Governo è fortemente impegnato nel sostegno a famiglie e imprese, operando sempre in un quadro di credibilità e serietà. L’inciampo in maggioranza sul canone Rai non giova a nessuno”.
Vendetta Lega su sanità in Calabria
Poco dopo arriva la ‘vendetta’ del Carroccio che si astiene in commissione Bilancio del Senato sull’emendamento, al decreto fiscale, proposto dal senatore di Forza Italia, Claudio Lotito, sulla sanità in Calabria. Sono così mancati i voti a favore per far passare la proposta di modifica.
Salvini, impegnato in questi giorni anche a precettare lo sciopero del trasporto pubblico, non rompe con Forza Italia (“Non c’è nessuno scontro”), intervenuto a Rtl 102.5 sciorina la solita dialettica populista e attacca i media: “Forza Italia non vuole abbassare il canone Rai? Mi spiace, non per la Lega, ma per gli italiani: se quella tassa non sarà tagliata lavoreremo lo stesso su altri fronti”. Sulle tensioni con Tajani attacca: “Se uno vive di Corriere e Repubblica, vive in una dimensione parallela”.
Perché Forza Italia è contro la riduzione del Canone Rai
Ridurre il canone Rai da 90 a 70 euro avrebbe comportato l’innalzamento dei tetti pubblicitari che l’azienda di tv pubblica avrebbe adottato per coprire i circa 430 milioni mancanti. Una mossa che avrebbe colpito le televisioni private, a partire da Mediaset gestita dalla famiglia Berlusconi.
Altro aspetto da non sottovalutare nella vicenda Rai è la partita aperta nella maggioranza per la presidenza di viale Mazzini. Forza Italia propone Simona Agnes, la Lega il fedelissimo Antonio Marano, l’attuale presidente facente funzioni. Tajani su questa partita insiste forte dei risultati positivi raccolti nelle ultime tornate elettorali dove la Lega di Salvini è quasi sempre stata superata. La premier Meloni al momento tentenna ma presto dovrà prendere una posizione netta per evitare situazioni spiacevoli come quella di oggi.
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