L’architetto Stefano Boeri è stato assolto dal gip di Spoleto perché “il fatto non costituisce reato” in merito alla vicenda giudiziaria legata al sequestro centro polivalente “Norcia 4.0”, realizzato dopo il sisma del 2016. Boeri, coinvolto come direttore dei lavori, era accusato di abuso edilizio nel processo che si è svolto con rito abbreviato.

LA STORIA DEL SEQUESTRO – Il centro polivalente di Norcia era stato realizzato grazie ai fondi raccolti dal tg di La7 e dal Corriere della Sera con la sottoscrizione “Un aiuto subito”. Per i magistrati di Spoleto, che avevano posto sotto sequestro il centro polifunzionale il 14 marzo 2018 (provvedimento poi revocato a luglio), la struttura non poteva essere costruita attraverso le deroghe previste per l’emergenza post sisma, ma doveva essere seguito il normale iter urbanistico-edilizio.

IL SINDACO A GIUDIZIO – Resta ancora a giudizio, come scrive l’Ansa, il sindaco di Forza Italia Nicola Alemanno. Al primo cittadino sono contestati i reati di falso e abuso edilizio, con l’inizio del processo fissato per il 26 novembre prossimo.

IL PM: “VALUTEREMO RICORSO IN APPELLO” – Il procuratore Alessandro Cannevale ha annunciato dopo l’assoluzione dell’architetto Boeri che valuterà “se presentare appello” dopo aver letto le motivazioni del gup che saranno depositate entro 90 giorni.

Il magistrato, in una nota, ricorda che Boeri è stato assolto “perché il fatto non costituisce reato”. “Questa formula – sostiene Cannevale – è notoriamente legata alla carenza dell’elemento soggettivo del reato. Com’è altrettanto noto, il giudice valuta la sussistenza o l’insussistenza dell’elemento soggettivo del reato, nel caso di specie la colpa, una volta che ne abbia riconosciuto l’elemento materiale. Il dispositivo della sentenza lascia quindi desumere che il giudice abbia ritenuto sussistenti i reati urbanistici e paesaggistici legati alla realizzazione della ‘sala Boeri’ ma esente da colpa il direttore dei lavori”.

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