San Pietroburgo potrebbe non ospitare più la finale di Champions League della stagione in corso dopo l’attacco militare della Russia all’Ucraina. Lo ha scritto l’Associated Press. Il Comitato Esecutivo dell’Uefa si riunirà domani in un vertice straordinario per discutere della crisi geopolitica. L’agenzia di stampa ha citato una fonte che ha confermato che i funzionari domani dovrebbero annunciare che la sfida valida per la massima competizione continentale europea non si giocherà in Russia.

L’invasione è partita stamattina, pochi minuti dopo l’annuncio a sorpresa del Presidente della Russia Vladimir Putin in un messaggio alla televisione. Una notizia imprevista, il fallimento di trattative diplomatiche in corso da mesi. A partire dallo scorso autunno Mosca ha spostato lungo i confini quasi 200mila uomini delle sue forze armate. L’operazione militare è stata sviluppata su tre direttrici: dal Sud, dalla penisola Crimea occupata dalla Russia nel 2014; dalle Regioni a Est dell’Ucraina che confinano con la Russia, dove i separatisti filorussi hanno proclamato nel 2014 le due sedicenti repubbliche del Donbass; dalla Bielorussia dove nei giorni scorsi si sono tenute esercitazioni congiunte con le forze dell’alleato.

Il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha lanciato un appello nelle scorse ore a chiunque sia in grado di combattere di armarsi per difendere il Paese. Kiev è stata svegliata stamattina dalle sirene anti-aereo e dalle esplosioni dei bombardamenti. Le operazioni vanno avanti ma al momento le notizie sono piuttosto caotiche e confuse. I russi avanzano.

La finale era prevista il prossimo 28 maggio. Avrebbe dovuto tenersi alla Gazprom Arena. Gazprom è l’azienda energetica russa parzialmente controllata dallo Stato oltre che uno dei maggiori sponsor della manifestazione calcistica – e motivo di grande imbarazzo da parte delle autorità politiche e sportive. Il primo ministro britannico Boris Johnson ha detto alla Camera dei Comuni che “non c’è alcuna possibilità di organizzare tornei di calcio in una Russia che invade i paesi sovrani”. Eppure già dopo le invasioni del 2014 in Ucraina la Russia aveva ospitato i Mondiali di Calcio nel 2018.

La sponsorizzazione di Gazprom per la Champions League a maggio dello scorso anno è stata rinnovata. Secondo i dati di SportBusiness Sponsorship, l’accordo per il triennio 2018-2021 aveva un valore di circa 40 milioni di euro a stagione con la UEFA. Altra tensione: la Polonia è preoccupata dall’appuntamento del prossimo marzo, quando la Nazionale dovrà giocare a Mosca la semifinale dei playoff per i Mondiali del 2022 in Qatar. La Polonia ha minacciato il boicottaggio e chiesto alla Fifa una verifica della sede. “Mosca è il posto più sicuro. A meno che non vogliano bombardarla e il governo polacco lo sappia e noi no”, la replica di Svetlana Zhurova, campionessa olimpica di pattinaggio su ghiacchio a Torino 2006 e ora deputata della Duma.

“I rischi al momento non sono valutabili e il messaggio politico richiede una riflessione profonda. Ho letto già le prime dichiarazioni del presidente Ceferin che esclude al momento qualunque ipotesi di spostamento. Bisogna aspettare gli eventi e poi sarà il comitato esecutivo ad adottare la decisione definitivo”, ha dichiarato il presidente della Figc, Gabriele Gravina, a margine della presentazione stampa delle date romane del musical La Divina Commedia.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.