Anche Giorgetti ad un certo punto si è spazientito con il suo Presidente della Camera a causa dell’eccesso di zelo (e inesperienza) nella gestione degli emendamenti alla manovra di bilancio. Una mossa che ha allungato, secondo il titolare dell’Economia, di almeno altre 12 ore la revisione delle proposte in commissione.

Giunti ormai alla vigilia di Natale, il rischio di partorire i proverbiali gattini ciechi, effettivamente c’è. Qualche buontempone, tra un rinvio e l’altro lo ha prontamente ribattezzato Lorenzo Fontana in Pivetti. Clamorosa la faccenda dei 450 milioni stanziati su richiesta del PD per i comuni, decreto rimandato indietro perché privo della copertura finanziaria. Che fa da contraltare agli 889 milioni trovati invece per tappare i buchi delle società di calcio, voluta da Lotito. Sarà che il 70% degli Enti Locali è amministrata (bene) dal centro-sinistra e le squadre di seria A (male) dagli amici del governo?

Un momento non certo agevole per Giorgia Meloni, che tra un penultimatum e l’altro, ha pure beccato l’influenza (c’è chi teme tra i suoi che siano attacchi di febbre da stress) e ha chiamato Salvini a sostituirla all’ultimo Consiglio dei Ministri, per poi volare in Iraq in queste ore. Venendo al sodo delle proposte più politiche, visto che ci si sono messi pure quei masnadieri di Bruxelles, la faccenda del POS rimane inalterata, niente tetti minimi in sostanza, dopo che per quasi 2 settimane i media avevano sfrantumato i nervi degli italiani, assieme alla faccenda del contante a 10.000 euro. Esattamente cosa non serve affatto per arginare l’evasione fiscale. E prontamente la UE, zacchete! Bensì che le clausele dei fondi PNRR parlavano chiaro. Che forse SuperMario si era dimenticato di specificarglielo nelle consegne?

Via lo “scudo penale” per i reati tributari, SPID sparito, pensioni minime a 600 euro (ma solo per gli over 75) “quota 103” e “opzione donna” due scivoli corti corti che riportano direttamente alla “Fornero” già dal nuovo anno. Chi glielo dice adesso agli elettori di Berlusconi che le pensioni minime a 1.000 euro sono andate a finire nel solito posto del 1.000.000 di posti di lavoro, e dello stipendio alle casalinghe?

Anche sul Mes la Meloni è stata perentoria: “finché ci sono io l’Italia è contraria e in ogni caso non accederà al meccanismo”. Probabile che fino all’arrivo della questione in Parlamento, qualcuno la convinca del fatto che la ratifica delle Camere, non presupponga affatto all’utilizzo dei fondi. Sono due passaggi completamente svincolati l’uno dall’altro. Aspettiamoci altri clamorosi dietro-front.

Molti i temi completamente disattesi o totalmente dimenticati dalla manovra, dal mezzogiorno (dove i fondi scarseggiano perennemente) alla transizione digitale (dove invece c’erano soprattutto dal PNRR ma la PdC e la sua maggioranza non hanno previsto incredibilmente alcun sostituto di Colao). Nessuna azione concreta nella lotta alle Mafie. Non solo soldi, ma nemmeno un cenno.

Insomma alla fine ci possiamo sempre consolare con la entusiasmante caccia al cinghiale in città. A Roma già nelle trattorie di Trastevere, della Garbatella o del Ghetto si preparano ad inserire un paio di nuovi piatti nella prestigiosa cucina popolare dalle nobili radici giudaico-romane, l’abbacchio di cinghialotto e le fettuccine sul cinghiale…Giorgia, la clava!