La polemica incalza sul caso Fedez al concerto del Primo Maggio. Non solo per il suo monologo contro la Lega ma anche per l’accusa contro la Rai di aver tentato di “censurare” il testo del suo monologo o almeno di edulcorarlo. Il rapper ha attaccato i vertici di Rai3 anche durante il suo monologo sul palco e subito è scoppiata la bufera a colpi di richiesta di scuse da parte della Tv pubblica nazionale e dimissioni dei suoi vertici. Dopo una prima smentita da parte di Rai 3 Fedez ha pubblicato sui suoi social la registrazione della telefonata avuta con alcuni vertici Rai tra cui Ilaria Capitani, vicedirettrice di Rai 3.

La telefonata di Fedez con i vertici Rai

“Le asserzioni che riporto nel mio testo sono consiglieri leghisti che dicono ‘se avessi un figlio gay, lo brucerei nel forno’”, tuona Fedez. ‘Le sto chiedendo di adeguarsi a un sistema – si sente dell’altro capo del telefono – Tutte le citazioni che lei fa con nomi e cognomi non possono essere citate. Questo non è il contesto corretto’. Fedez replica: “Chi lo stabilisce? Io dico quello che voglio sul palco. Nel mio testo non c’è turpiloquio, sono imbarazzo per voi”. “Io ritengo inopportuno il contesto”, gli dice a quel punto la vicedirettrice Capitani. “Ma io faccio quello che voglio visto che non c’è contesto di censura”, sbotta lui che poi conclude: “Nel vostro futuro i diritti civili sono contemplati sì o no?”.

La replica della Rai: “Mai chiesto i testi”

“La direzione di Rai3 conferma di non aver mai chiesto preventivamente i testi degli artisti intervenuti al concerto del Primo Maggio – richiesta invece avanzata dalla società che organizza il concerto – e di non aver mai operato forme di censura preventiva nei confronti di alcun artista”. Lo comunica Rai3 con una nota. “In riferimento al video pubblicato sul suo profilo Twitter da Fedez – si legge nel comunicato – notiamo che l’intervento relativo alla vicedirettrice di Rai3 Ilaria Capitani (l’unica persona dell’azienda Rai tra quelle che intervengono nella conversazione pubblicata da Fedez) non corrisponde integralmente a quanto riportato, essendo stati operati dei tagli. Le parole realmente dette sono: ‘Mi scusi Fedez, sono Ilaria Capitani, vicedirettrice di Rai3, la Rai non ha proprio alcuna censura da fare. Nel senso che… La Rai fa un acquisto di diritti e ripresa, quindi la Rai non è responsabile né della sua presenza, ci mancherebbe altro, né di quello che lei dirà”. E ancora: “Ci tengo a sottolinearle che la Rai non ha assolutamente una censura, ok? Non è questo […] Dopodiché io ritengo inopportuno il contesto, ma questa è una cosa sua”.

La risposta di Fedez alla rai

Tramite le sue Instagram Stories, Fedez ha già fatto sapere che metterà “a disposizione la registrazione integrale della telefonata agli organi competenti della Rai laddove ci fosse la voglia di fare chiarezza su quanto accaduto. Anche se per ora vedo solo una gran corsa a discolparsi a prescindere da ciò che è successo”.

Chi è Ilaria Capitani, la vicedirettrice di Rai3

Ilaria Capitani è la vicedirettrice di rai Tre. È intervenuta nella telefonata con Fedez, quella in cui la Rai avrebbe chiesto a Fedez di edulcorare i toni del suo discorso. Prima di diventare vicedirettrice era caporedattrice del Tg2, per anni ha seguito Palazzo Chigi. È entrata in Rai nel 199 lavorando con Aldo Biscardi a Il processo del lunedì. Poi, in occasione delle Olimpiadi di Atlanta, il passaggio alla testata giornalistica sportiva della Rai. Per alcuni anni ha lavorato alla Tgr del Lazio, per poi arrivare a condurre Cominciamo bene. Successivamente torna in Rai per condurre il Tg Parlamento e rubriche di approfondimento politico.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.