‘Il Green pass italiano è illegittimo, è la tessera della discriminazione” e bisogna “unire le nostre energie per indicare una via migliore” perché “è vero, esiste un virus potentissimo che si chiama paura“. Sono le parole di Nunzia Alessandra Schilirò, vice questore di Roma che sabato 25 settembre è intervenuta nel corso della manifestazione contro il green pass in piazza San Giovanni a Roma organizzata da Ancora Italia, Movimento 3V, No paura day, Primum non nocere, Fisi e Fronte del dissenso.

Migliaia le persone presenti  (100mila per gli organizzatori, 3mila per la Questura) che hanno applaudito lungamente il discorso, durato circa una decina di minuti, del pubblico ufficiale che ha ricordato, tuttavia, di essere “qui come libera cittadina“. Le sue parole non sono state gradite dai vertici della polizia, con il Dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno che ha avviato un’azione disciplinare nei suoi confronti.

Intervistata successivamente dal canale Byoblu di Claudio Messora, Schilirò ha ammesso: “Sicuramente i miei colleghi non avranno gradito. Ma io ho esercitato i miei diritti, i miei diritti previsti dalla Costituzione. Il mestiere che faccio è pubblico, perché se uno mette il mio nome su Google esce esattamente chi sono, cosa ho fatto, manca solo l’indirizzo di casa… E quindi nessuno mi può accusare di niente. Io sono un libero cittadino che difende la Costituzione, sulla quale ho giurato e vado avanti per la mia strada. Non ho paura di nulla”.

Nunzia Alessandra Schilirò, che su Facebook, dove è molto seguita, si fa chiamare Nandra, ha 43 anni, lavora a Roma ma è di origini catanesi. Nel corso del suo intervento ha citato addirittura Gandhi invocando la “disobbedienza civile” perché è un “dovere sacro quando lo Stato diventa dispotico“.

In passato è stata a capo della sezione romana contro i reati sessuali, mentre adesso è in servizio alla Criminalpol. Da circa un mese ha inaugurato anche un canale Telegram che conta 1500 iscritti dove porta avanti tese complottiste contro il covid-19.

L’ultimo post sui social nella mattinata di domenica 26 settembre: “La macchina del fango è già partita, evidentemente ci temono. Non sanno che per me è un onore essere in questa foto. Voliamo alto, se restiamo uniti, non cadremo mai” dopo che il giornale Open ha associato la sua immagine a quella di Carlo Freccero, giornalista ed ex consigliere dell’amministrazione Rai, che ha deciso di non vaccinarsi.

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.