Tucker Carlson è in Russia per intervistare il presidente Vladimir Putin. Lo ha annunciato lui stesso con un video postato sui suoi canali social da Mosca. Sarà il primo giornalista occidentale a poter parlare con il leader russo. Ma chi è veramente l’ex anchorman di Fox News?

Chi è Tucker Carlson: l’infanzia e gli studi

Tucker Carlson nasce a San Francisco nel 1969. È figlio di Richard Warner Carlson, dirigente dei media, e di Lisa McNear Lombardi Carlson, artista. Durante la sua infanzia i genitori divorziano e Tucker, insieme al fratello Buckley, si trasferisce a La Jolla, in California, con il padre che intanto si è risposato. Entrambi i ragazzi studiano alla St. George’s School nel Rhode Island. Lì Tucker incontra la sua futura moglie, Susan Andrews, figlia del preside della scuola.

Tucker Carlson: il tentativo di entrare nella Cia e il giornalismo

Tucker si laurea al Trinity College e successivamente prova a entrare, invano, nella Cia, la Central Intelligence Agency. È a quel punto che vira sul giornalismo, iniziando a scrivere sulla rivista conservatrice Policy Rewiew.

L’esordio in Tv

È il 1995 quando Tucker Carlson debutta in televisione, intervistato sul processo OJ Simpson dalla CBS. Da lì in avanti è costantemente invitato come commentatore di notizie. Diventa poi co-conduttore di un programma sulla Cnn nel 2000, cancellato però a causa dei miseri ascolti. Stessa sorte per un nuovo programma “Crossfire”. Fino al 2008 sarà alla Msnbc, mentre nel 2010 fonda The Daily Caller, una testata online sempre di stampo conservatore che si trasforma ben presto in un giornale di posizioni estreme e sensazionalistico.

Tucker Carlson a Fox News: perché l’addio

Nel 2009 viene assunto dalla Fox News ma sarà con l’elezione di Donald Trump nel 2016 che cresce di popolarità e si conquista il suo programma personale, dal titolo “Tucker Carlson Tonight”. Diventa così il conduttore più famoso del canale tv fondato da Rupert Murdoch. Sarà così fino all’aprile del 2023, quando Carlson lascia Fox News e si mette in proprio, mettendo su un canale streaming a pagamento.

Ma la decisione non è avvenuta solo per motivi giornalistici. Fox News ha infatti dovuto pagare un risarcimento record di 787,5 milioni di dollari alla società di software Dominion a causa delle accuse false di aver manipolato i dati delle elezioni presidenziali americane del 2020. Le accuse erano state lanciate proprio da Tucker Carlson.

Tucker Carlson, le posizioni sulle elezioni del 2020 e l’assalto a Capitol Hill

Quando nel 2020 Trump perde le elezioni e fomenta l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio, Tucker Carlson è tra quelli che difende i manifestanti, minimizzando le violenze e la presenza di nazionalisti bianchi coinvolti nel tentativo di insurrezione. Carlson è anche uno dei principali sostenitori, almeno in pubblico, dell’idea che ci siano stati brogli elettorali per far vincere Joe Biden. Tesi che rilancia spesso, in linea con la retorica di Trump. E proprio la sua vicinanza a Trump hanno fatto sì che negli scorsi mesi venisse accostato all’ex presidente, ora in corsa per le presidenziali, come possibile sua spalla o addirittura come erede. Un’ipotesi ventilata da un ex leader del Ku Klux Klan, David Duke.

Le controversie: vaccino Covid, anti femminista e contro il mondo Lgbt

Il suo giornalismo si avvicina sempre più alle tesi cospirazioniste. Con l’avvento della pandemia di Covid-19, Carlson prende posizione e comincia la sua opera di disinformazione riguardo falsi effetti dei vaccini, la presunta dannosità delle mascherine, sull’efficacia di farmaci veterinari per combattere l’infezione. Nel corso degli anni si è spesso scagliato contro le femministe e il mondo Lgbtq, responsabili secondo lui di un complotto mondiale.

Tucker Carlson filo russo e putiniano?

Tucker Carlson ha non di rado espresso ammirazione per Vladimir Putin, difendendolo e contribuendo ad amplificare e rilanciare tesi molto vicine alla sua propaganda, se non vere e proprie fake news. A partire dalle voci di possibili laboratori biologici Nato sul territorio ucraino. Come rivelato da un’inchiesta della testata Mother Jones, il Cremlino in un documento ufficiale diretto alle emittenti governative russe ha raccomandato di usare il maggior numero possibile di contenuti di Tucker Carlson visto che “critica aspramente le azioni degli Stati Uniti e della la NATO, il loro ruolo negativo nello scatenare il conflitto in Ucraina, e il comportamento provocatorio da parte della leadership dei paesi occidentali nei confronti della Federazione Russa e del presidente Putin”.

Redazione

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