Le sue ‘gesta’ sono note in tutto il mondo, così come il suo nome da combattimento. ‘Wali‘, scienziato informatico franco-canadese che ha già partecipato due volte alla guerra in Afghanistan, prima nel 2009 e poi nel 2011, è arrivato mercoledì in Ucraina per unirsi alla resistenza contro l’invasione delle truppe russe.

Si tratta del cecchino più famoso al mondo: di lui si dice che in Afghanistan, durante la guerra scatenata dagli Stati Uniti contro il regime dei talebani, abbia ucciso col suo fucile diverse dozzine di combattenti locali assieme all’unità d’élite JTF-2.

Nel 2017 è diventato celebre per avere ucciso un combattente dell’Isis da una distanza di oltre 3,5 chilometri: il colpo letale esploso con un fucile McMillan Tac-50 gli è valso il record mondiale.

‘Wali’ ha risposto di fatto all’appello del presidente ucraino Volodymir Zelensky, che aveva chiesto a volontari di tutto il mondo di unirsi nella lotta armata contro l’invasione delle truppe fedeli a Vladimir Putin.

Il 40enne canadese, secondo quanto riporta Nexta Tv, media indipendente bielorusso, può arrivare a provocare fino a 40 morti al giorno sui campi di combattimento: la ‘produttività’ media di un cecchino, per fare un paragone, è di 7 uomini uccisi al giorno.

Pur non dichiarando mai il suo nome, il cecchino canadese è stato anche ospite di programmi televisivi. Alla Cbc News statunitense ha spiegato perché si è precipitato in Ucraina: “Devo aiutarli perché ci sono persone qui che vengono bombardate solo perché vogliono essere europee e non russe. Una settimana fa stavo ancora programmando cose. Ora sto maneggiando missili anticarro in un magazzino per uccidere persone reali … Questa è la mia realtà in questo momento. Mia moglie si è opposta all’idea, e questa è stata la parte più difficile della decisione”.

Redazione

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