È stato leggenda della pallanuoto a casa sua, in Ungheria, e in Italia, a Recco. Tibor Benedek è morto a 47 anni a causa di un male incurabile. Con la sua nazionale ha conquistato tre medaglie d’oro ai Giochi Olimpici tra il 2000 e il 2008. Nella società ligure Benedek ha giocato dal 2001 al 2004 e tra il 2007 e il 2012, diventandone anche capitano e collezionando quattro Champions League, sei Scudetti, quattro Coppe Italia, quattro Supercoppe Europee e una Lega Adriatica. “Senza parole, la notizia che non vorresti mai leggere”, ha commentato la Pro Recco sul suo sito.

“Bacheca da campione – si legge sul sito della società biancoceleste – ma i numeri non raccontano sempre tutto: Tibor era un uomo straordinario anche fuori dall’acqua, un professionista umile e carismatico che ha dimostrato nei fatti la partecipazione e il coinvolgimento alla causa recchelina. Le più sentite condoglianze da parte di tutta la società a familiari e amici”.

Parole di cordoglio e di rispetto anche da parte del più forte pallanuotista italiano di tutti i tempi, Eraldo Pizzo, chiamato “il caimano”. “Se ne va un simbolo della pallanuoto mondiale, un giocatore straordinario e sempre corretto, un atleta umile che pur avendo conquistato tre olimpiadi consecutive non ha mai fatto pesare le sue vittorie“. Pizzo è al momento vicepresidente della Pro Recco: “Tibor era un professionista esemplare, arrivava sempre per primo all’allenamento e si fermava anche oltre la seduta per migliorarsi. Gli saremo grati per tutta la vita, a Recco lo ricorderemo per sempre”.

Redazione

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