I Meduza saranno tra gli ospiti della prima serata del Festival di Sanremo, al via stasera, al Teatro Ariston e in diretta su Rai1 alle 20:40. Con Fiorello, i Måneskin, Matteo Berrettini, Raoul Bova e Nino Frassica, Claudio Gioè il trio di produttori house italiani saranno tra gli ospiti che interverranno tra le esibizioni della prima tranche di cantanti in gara. Il gruppo dance house è più conosciuto all’estero che in Italia.

Si chiamano Simone Giani, Luca de Gregorio e Mattia Vitale. Tutti e tre di Milano. Giani e de Gregorio sono diplomati entrambi al conservatorio: il primo in organo e il secondo in musica elettronica. Vitale ha invece esordito come deejay nell’ambiente milanese. Prima di diventare colleghi erano amici. Il progetto Meduza è nato nel 2015.

Il nome si rifà alla mitologia greca, alla donna dai capelli di serpente, la sorella mortale delle tre Gorgoni, figlia delle divinità Forco e Ceto, con il potere di pietrificare chiunque incrociasse il loro sguardo. Hanno cominciato a Londra, con un contratto per la Universal Uk. Il loro esordio nel 2019 con Piece of your heart. L’anno successivo sono stati candidati ai Grammy per la “Best Dance Recording”.

Hanno quindi cominciato a lavorare anche negli Stati Uniti. Con Ed Sheeran hanno remixato la sua Bad Habits. Sono stati invitati al The Ellen DeGeneres Show raccogliendo online otto miliardi di stream. Con Hozier, che sarà con loro sul palco dell’Ariston, hanno pubblicato il loro ultimo pezzo: Tell it to my heart. Secondo Forbes sono stati gli artisti italiani più ascoltati al mondo su Spotify nel 2020, 22esimi nella classifica Top100 alternative secondo il sito DJ MAG.

Dal palco di Sanremo proveranno a prendersi l’attenzione del loro Paese. Alcune loro hit sono diventate dei successi planetari. “Finalmente con Sanremo è arrivato il pieno riconoscimento anche del nostro paese”, ha detto a La Repubblica Luca De Gregorio. “Un americano – ha aggiunto Mattia Vitale – aspira ai Grammy o al Coachella, per noi è Sanremo dove abbiamo la possibilità di portare quello che facciamo, e cioè cantato in inglese, nell’evento principe della musica italiana”.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.