Le accuse di corruzione
Cina, la lezione di Xi Jinping all’esercito: è il partito a comandare
L’impressione è che una caccia alle streghe sia stata montata per mascherare le continue défaillance del potere politico, dal Covid alla crisi edilizia
Il governo cinese, e lo stesso Xi Jinping, sembrano sull’orlo di una crisi di nervi. I sintomi sono: una intensificazione dei sorvoli militari su Taiwan, piccoli scontri tra pescherecci stranieri, restrizioni crescenti nella Cina occidentale fra gli intellettuali e minoranze etniche e poi una vera purga in un settore delicatissimo dell’esercito Popolare di Liberazione, quello della missilistica nucleare, che è stato decapitato ai vertici dove si sono insediati degli incompetenti.
La crisi edilizia è diventata catastrofica e quella demografica la segue. Qualche settimana fa il ministro della Difesa Li Shangfu, è sparito e poi scomparso e poi riapparso, indagato per corruzione. Il ministro degli esteri Qin Gang scomparve a luglio per riapparire dimissionario e già sostituito dal Governatore della Banca Popolare Cinese (BPC), Pan Gongsheng.
Il quotidiano organo ufficiale delle forze armate, ha per due volte insistito sulle “manchevolezze” nel corso delle esercitazioni e il Partito ha ordinato ai militari di “purificare il loro ambiente sociale”. Tre mesi fa era corsa voce che Xi Jinping fosse stato rimosso. L’allontanamento dei vertici a capo della missilistica nucleare è stato giustificato con l’accusa di “corruzione”. Sono saliti quindi al vertice di questo settore Wang Houbin, già vicecomandante della marina, e l’ex commissario politico all’aeronautica Xu Xisheng, entrambi privi di esperienza nel settore.
Queste sostituzioni e gli interventi dell’organo ufficiale mostrano segni di un conflitto fra partito e vertici militari: Xi Jinping ha impartito alle forze armate una lezione per ripetere che è il partito a comandare sull’Esercito di Liberazione popolare e non viceversa. L’impressione è che una caccia alle streghe sia stata montata per mascherare le continue défaillance del potere politico, dal Covid alla crisi edilizia, e che il Partito abbia deciso di mutilare preventivamente le forze armate colpendole nel settore nucleare i cui ufficiali sono altamente specializzati e non sostituibili.
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