Si riapre, l’Italia va verso la ripartenza, a piccoli passi, da lunedì 26 aprile. Riparte anche la cultura, uno dei settori più provati dalla pandemia da coronavirus e dalla crisi, con cinema e teatri e musei. Il coprifuoco per il momento è confermato dalle 22:00 alle 5:00. Bar e ristoranti aprono in Zona Gialla, anche a cena, ma soltanto all’aperto. Da lunedì si torna in classe alle superiori tra il 50 e il 75% nelle zone rosse e tra il 70 e il 100% nelle zone gialle e arancioni. Via libera agli sport all’aperto e ai musei, ma solo nelle Zone Gialle. Per gli spostamenti: con un pass tra aree di colori diversi e senza vincoli nelle zone gialle.

Cinema, teatri, sale concerto live club tornano a respirate. A poco più di una settimana dell’imponente e pacifica protesta dei Bauli in Piazza, a Piazza del Popolo a Roma. Palazzo Chigi ha quindi deciso di riaprire al pubblico in Zona Gialla cinema, teatri, sale concerto, live club. Necessari posti a sedere preassegnati a una distanza di un metro l’uno dall’altro.

La capienza massima consentita è del 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto. In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida. In Zona Rossa sono concessi gli spettacoli soltanto all’aperto.

“Il biglietto di cinema e teatri valga come autocertificazione per circolare oltre il coprifuoco“, è la proposta del presidente del Tric-Teatri di Bari, Augusto Masiello, per le riaperture dei luoghi di spettacolo. Quella sul coprifuoco è stata la polemica di questi giorni. Il governo lo ha stabilito fino al 31 luglio ma con la possibilità di modificarlo a seconda dell’andamento dell’epidemia.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.