Questo l'orientamento del ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi
Come sarà l’esame di maturità 2022: orale e tesina, ma niente prove scritte
Tesina, orale e nessuna prova scritta; la commissione sarà interna e il presidente esterno. L’esame di maturità dell’anno scolastico 2021/22 ricalcherà la formula ‘light’ già utilizzata per i primi due anni di pandemia. Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, auspica un ritorno alla normalità, ma graduale. Non è ancora il momento di tornare a una maturità “vecchio stile”, sicuramente più complessa.
Le motivazioni di questa scelta sono chiare. Non si possono penalizzare gli studenti di quinta classe che hanno già alle spalle due anni scolastici- tra l’altro fondamentali per il giudizio di merito- vissuti con il Covid e quindi con la didattica a distanza. C’è poi la situazione attuale, sotto gli occhi di tutti: i contagi stanno risalendo e la DAD potrebbe ancora scattare nelle scuole (secondo le nuove regole, dopo 3 casi positivi la classe va in quarantena).
Le ipotesi
Il ministro Bianchi, scrive Repubblica, sarebbe quindi orientato a rafforzare l’elaborato già utilizzato lo scorso anno: una tesi su una delle materie principale concordata con i professori, membri interni alla prova, e un orale suddiviso in quattro parti. Gli studenti dovranno valorizzare quanto realizzato negli ultimi tre anni scolastici- certificazioni linguistiche, esperienze all’estero e di volontariato, alternanza scuola lavoro- mentre il compito dei professori sarà di dare risalto a quei ragazzi che mostreranno di aver acquisito nuove consapevolezze in diversi ambiti.
L’esame di maturità, il cui avvio è previsto il 16 giugno 2022, quindi non cambierà. L’unica novità potrebbe essere il ritorno della prova scritta di italiano, ma al momento sembra una possibilità remota. Le audizioni del ministro con studenti, sindacati e la sua stessa amministrazione sono iniziati.
In occasione del convegno dell’Associazione nazionale presidi “La scuola al Centro del Paese”, che si è tenuto ieri 17 novembre, il ministro ha dichiarato: “I ragazzi che faranno l’Esame di Stato quest’anno sono sulle braci da due anni. Stiamo ascoltando tutti, e insieme decideremo. Noi faremo l’interesse di ragazzi e ragazze, che è quello di avere un percorso di scuola compiuto, in cui possano esprimersi e sentirsi in grado di ragionare su cosa è successo in questi due anni.”
La richiesta dei maturandi
Ma qual è il punto di vista degli studenti? Su change.org è stata lanciata una petizione per eliminare le prove scritte: finora ha già raccolto oltre 41mila firme. “Noi studenti maturandi chiediamo l’eliminazione delle prove scritte agli esami di maturità 2022, poiché troviamo ingiusto e infruttuoso andare a sostenere degli esami scritti in quanto pleonastici, i professori curricolari nei cinque anni trascorsi hanno avuto modo di toccare con mano e saggiare le nostre capacità” si legge sul testo della petizione indirizzato al ministro. “Inoltre abbiamo passato terzo e quarto anno in DAD, penalizzandoci, distruggendo parte delle nostre basi che ci sarebbero dovute servire per gli esami. L’ulteriore stress di esami scritti remerebbe contro un fruttuoso orale indispensabile come primo passo verso l’età adulta”.
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