Come la tragedia sulla morte di una 15enne viene trasformata, tramite una operazione di sciacallaggio social, in una fake-news sul tema vaccino anti-Covid. E’ la drammatica vicenda riguardante una studentessa 15enne del liceo Berti di Torino, morta lo scorso 15 ottobre per un arresto cardiaco.

Nei giorni successivi al decesso ha iniziato a girare vorticosamente tra WhatsApp e altri social network lo screenshot di un messaggio in cui vi è scritto questo: “Questa è una brutta notizia: Venerdì scorso è mancata una 15enne al Liceo Berti di via Duchessa Jolanda a Torino: un infarto in classe, il giorno prima aveva fatto Pfizer. Una mia amica ha la figlia in una scuola vicina. Per ora non ho trovato nessun articolo nei quotidiani, ma mi raccolgo in preghiera x per questa famiglia”.

Insomma, la 15enne sarebbe morta a scuola il giorno seguente la somministrazione della dose del vaccino anti-Covid di Pfizer, un tema che ormai da mesi ‘eccita’ il fronte no-vax.

Peccato però che nulla, o quasi, di tutto ciò corrisponda alla realtà. Purtroppo infatti la 15enne è realmente morta: l’allieva del liceo Berti è scomparsa nella notte di venerdì a casa, mentre dormiva, per un arresto cardiaco.

Ad accorgersi che la ragazza stesse male è stata la madre, scrive infatti TorinoToday: c’è stato anche un disperato tentativo da parte dei genitori di portarla all’ospedale Giovanni Bosco del capoluogo piemontese, ma lì i medici hanno solamente potuto constatare il decesso della 15enne.

Altra fake news riguarda anche il fantomatico vaccino inoculato alla studentessa. Alla ragazza, come confermato dai genitori ai medici dell’ospedale, non era ancora stato fatto alcun tipo di vaccino contro il Sars-Cov-2. Il suo nome, scrive ancora TorinoToday, non risulta negli elenchi dei vaccinati.

“L’idea che su un caso del genere vengano diffuse notizie false mi disturba particolarmente perché siamo di fronte a una famiglia distrutta per la morte di una figlia  che, però, ha dimostrato una  grandissima forza e altruismo autorizzando la donazione degli organi”, ha spiegato Sergio Livigni, direttore del dipartimento di emergenza dell’Asl Città di Torino.

Per capire l’esatta causa della morte sarà necessario aspettare i risultati degli esami sui tessuti eseguiti nel corso dell’autopsia, che dovrebbero arrivare tra alcune settimane, mentre la Procura ha già autorizzato la liberazione della salma per consentire ai familiari i funerali. L’ipotesi più probabile per il tragico decesso della 15enne è che avesse una qualche patologia congenita di cui nessuno era a conoscenza.

Redazione