Risale a circa dieci anni fa, il 29 dicembre 2013, il terribile incidente di Michael Schumacher sulle piste sciistiche delle Alpi francesi. Da allora le sue condizioni di salute sono avvolte nel mistero. Nonostante le indiscrezioni e le presunte circostanze di quel giorno, le informazioni sono rimaste scarse a causa del riserbo della moglie Corinna Betsch e dei figli Mick e Gina-Maria. Tuttavia, non mancano dichiarazioni più o meno velate da parte di stretti conoscenti, come quelle di Jean Todt, ex Team Principal della Ferrari e già presidente della Fia, uno dei pochi amici autorizzati a frequentare la casa di Schumacher insieme all’ex pilota italiano Luca Badoer.

Le parole di Jean Todt

In un’intervista a L’Equipe, Todt ha condiviso il suo rapporto con il sette volte campione del mondo, rispettando al contempo la richiesta di riservatezza imposta dalla famiglia. Non ha risposto a domande specifiche sul suo stato di salute, rispettando la volontà dei cari e anche le recenti indicazioni del fratello Ralf Schumacher: «Le sue condizioni rimarranno una faccenda privata». Ha raccontato ancora una volta della sua amicizia, nata dalle vittorie in F1, e dai momenti trascorsi insieme anche al di fuori dei circuiti. “Se mi manca Schumacher? No, non mi manca, ho condiviso con lui molti momenti e sono onorato di poterlo fare ancora. Non mi manca perché lui c’è».

Le indiscrezioni degli ultimi anni non lasciano presupporre che l’ex campione sia in grado di interagire attivamente con i suoi visitatori. Jean Todt su questo conferma: “Non voglio dire che ora la sua vita non sia cambiata. Non è lo Schumacher di prima, quello che tutti ricordavamo. È diverso, ma è splendidamente sostenuto dalla moglie Corinna e dai suoi figli, che lo assistono in tutto e per tutto ogni giorno”.

Tra gli aneddoti raccontati anche un momento particolarmente difficile della sua carriera, quando però il pilota prese le sue difese. L’episodio risale al 1996, di fronte al rischio di un licenziamento in Ferrari, Schumacher disse: «Se parte Todt, me ne vado anche io. Non accetto altre soluzioni», a suggellare il rapporto della coppia sportiva più famosa della Formula 1.

Redazione

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