In attesa di risolvere la ‘grana’ sulla leadership sospesa del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte deve fare i conti con un nuovo problema all’interno dei pentastellati. L’ennesimo ‘bubbone’ è scoppiato nel corso della riunione congiunta di deputati e senatori avvenuta questa mattina sul tema del Green pass e in generale delle misure sul Covid-19: nel vertice la maggioranza dei parlamentari grillini ha chiesto all’ex presidente del Consiglio di portare al premier Draghi la proposta di non procedere ad ulteriori proroghe dello stato di emergenza dopo il 31 marzo e di sospendere l’obbligo del certificato verde.

Nel corso dell’assemblea una decina di parlamentari hanno anche formulato un ordine del giorno “per l’abolizione del green pass nel primo provvedimento”. Una posizione “singolare”, l’ha definita Conte, contrario all’iniziativa: “Francamente mi sembra una posizione che non corrisponde alla linea fin qui seguita”, ha detto il leader sospeso dei pentastellati.

L’ex premier ha ribadito che l’ordine del giorno “è così radicale nella formulazione che chi lo firma si assume una responsabilità di fronte al Paese. Dire che siamo fuori dalla pandemia non è proprio corretto, stiamo transitando nella fase dell’endemia. È una prospettiva che ci conforta ma dobbiamo essere tutti d’accordo che non possiamo smantellare le misure di precauzione e protezione sin qui adottate”.

Conte che ha trovato sponda anche dal capogruppo alla Camera Davide Crippa, parlamentare molto ‘lontano’ dalle posizioni dell’ex premier e che quest’ultimo auspicava di poter sostituire con un uomo a lui più vicino. “Andranno fatti allentamenti ma in maniera graduale e proporzionale”, ha spiegato Crippa nell’assemblea, ricordando come le misure prese dal governo “hanno avuto il loro effetto” e adesso sarebbe complicato toglierle da un momento all’altro.

Un ‘confronto’ che arriva a toccare anche il ruolo di Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute nel ministero guidato da Roberto Speranza, che da inizio pandemia si è sempre mostrato in sintonia con i provvedimenti del ministro e a favore di una linea più ‘dura’ nelle misure di contrasto alla pandemia. Ad attaccarlo è Patrizia Terzoni, deputata pentastellata: “Non posso accettare che la linea del M5S la decida il governo. Oggi dobbiamo fare una valutazione su cosa vuole fare da adesso in poi il Movimento 5 Stelle. Il Movimento deve iniziare ad avere una linea politica chiara. Fuori dal palazzo dicono che siamo diventati gli zerbini del Pd e di Speranza. Perché Sileri va in tv a difendere la linea di Speranza? Ci vada Speranza a difenderla“.

Parole che hanno spinto Conte a difendere il sottosegretario, già nel mirino dell’ex sindaca di Roma Virginia Raggi: “Non è vero che la nostra delegazione governativa non ha lavorato e non invidio affatto il ruolo istituzionale che Sileri perché ha un ruolo che lo costringe a subire malumori e insofferenza che si diffondono tra la popolazione e anche tra i ‘portavoce’“, è stata la risposta del premier.

La reazione forte di Conte ha spinto al ritiro dell’Odg, che vedeva come primo firmatario il deputato Davide Serritella. “Ho deciso di venire incontro alla richiesta di ritirare l’ordine del giorno, chiedendo però garanzie affinché si portino avanti gli altri odg per migliorare la situazione il prima possibile o comunque dalla fine dello stato di emergenza, che si spera non vada oltre il 31 marzo”, ha spiegato all’AdnKronos il parlamentare grillino piemontese.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia