Sono ancora una volta oltre 7mila i nuovi cadi di Coronavirus in Italia secondo l’ultimo bollettino diffuso oggi dal Ministero della Salute in cui si rileva l’andamento dell’epidemia nel Paese. 

Con 7.224 i nuovi casi (ieri 7.260) salgono a 4.471.225 il numero di persone che hanno contratto il virus, compresi guariti e decessi. Nelle ultime 24 ore sono 49 i morti per Covid-19, mentre dall’inizio del monitoraggio il numero è salito a 128.683. Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 4.211.080, mentre gli attualmente positivi in Italia sono 131.462, 960 in più di ieri. 

Il tasso di positività è al 3,2%, in calo dello 0,3 per cento in confronto al dato di ieri. I tamponi processati nelle ultime 24 ore sono stati 220.656, 14mila in più rispetto a ieri quando erano stati 206.531.

Quanto ai ricoveri, oggi si registra un incremento di 65 unità, portando il totale a 3.692. Ma le terapie intensive sono in decremento di 5, gli attuali ricoverati sono 455; in calo gli ingressi giornalieri in questo reparto, oggi sono stati 26 contro i 40 di ieri.

Le regioni con il maggior numero di nuovi casi sono Sicilia (1.508), Lazio (661) ed Emilia Romagna (637). Al contrario, quelle con l’incremento minore sono Valle d’Aosta (5) e Molise (28).

IL MONITORAGGIO ITALIA – Quanto ai dati riportati nella bozza del report settimanale di monitoraggio di ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità, l’indice Rt nel periodo 28 luglio-10 agosto torna a calare a 1,1 (range 1,00– 1,27), in diminuzione rispetto alla settimana precedente (quando era a 1,27) ma al di sopra della soglia epidemica.

In lieve aumento invece l’incidenza settimanale a livello nazionale69 casi per 100mila abitanti contro i 68 del precedente monitoraggio. Sardegna con 156,4, Sicilia con 155,8 e Toscana con 127,3 sono le regioni con l’incidenza di casi per 100mila abitanti più alta in Italia.

Nella classifica seguono Umbria (92,6), Emilia Romagna (87,5) e Calabria (81,4). Cinque quelle sotto soglia 50 casi per 100mila abitanti: Friulia Venezia Giulia (46,1); Lombardia (34,9); Molise (24,6); Piemonte (38); Puglia (43,9).

Nell’ultima settimana 18 Regioni risultano classificate a rischio moderato. Le restanti 3 Regioni, Lazio, Lombardia e Veneto, risultano classificate a rischio basso. “L’attuale impatto della malattia Covid-19 sui servizi ospedalieri è limitato, tuttavia i tassi di occupazione e il numero di ricoverati in area medica e terapia intensiva sono in aumento. La trasmissibilità stimata sui soli casi ospedalizzati è sopra la soglia epidemica”, si legge nel report.

Nessuna Regione supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. “Il tasso di occupazione in terapia intensiva – si legge nella bozza del report – è in aumento al 4,9%, con il numero di persone ricoverate in aumento da 322 (10/08/2021) a 423 (17/08/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta al 6,2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 2.880 (10/08/2021) a 3.472 (17/08/2021). Dodici Regioni riportano allerte di resilienza – continua il documento -. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza”. 

Stabile il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (15.021 vs 15.026 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti aumenta leggermente (33% vs 32% la scorsa settimana). In diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46% vs 47%). Infine, il 21% è stato diagnosticato attraverso attività di screening.

Redazione

Autore