“Vi annuncio con il decreto appena approvato diamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese, che siano piccole, medie e grandi. E’ una potenza di fuoco, non ricordo un intervento così poderoso: 200 miliardi andranno al mercato interno, altri 200 all’export”. E’ quanto annuncia il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso di una diretta a palazzo Chigi al termine del Consiglio dei Ministri. “Una cifra – spiega – che sommata ai 350 del Cura Italia portano a 750 miliardi l’importo complessivo”.

“Siamo vicini a una data importante, la Pasqua” ma “sarebbe irresponsabile andare in giro, allentare questo senso di responsabilità e andare verso una fuoriuscita dal rispetto delle regole” ha aggiunto Conte che spiega: “Agli italiani voglio dire state dando un contributo fondamentale, quando sarà tutto finito ci sarà una nuova primavera e la vivremo tutti insieme. Essere italiani, lo stiamo imparando in questi giorni, significa essere coraggiosi, solidali, determinati e coesi. Il pensiero va sempre a tutte le migliaia di uomini e donne che stanno lavorando in prima linea per noi”.

“Lo Stato offrirà una garanzia per cui tutto avvenga in maniera celere, spedita, sicura. Aggiungiamo il finanziamento attraverso Sace che rimane nel perimetro di Cdp”.

STOP TASSE PER APRILE E MAGGIO – “Abbiamo anche varato importanti misure fiscali con sospensione di pagamenti, contributi e tributi anche per aprile e maggio” ha chiarito il premier.

NESSUNO SCONTRO CON GUALTIERI – “Mes no, eurobond assolutamente sì”, perché il Fondo Salva Stati “è uno strumento assolutamente inadeguato”, mentre “gli eurobond sono la soluzione adeguata all’emergenza che stiamo vivendo”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe che ha sottolineato come sulla questione sia in sintonia con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, “nonostante le ricostruzioni che qualche retroscenista mira ad offrire”.

I DETTAGLI – Non la spuntano invece i renziani: i prestiti saranno garantiti al 90 percento dallo Stato, “senza limiti di fatturato, per imprese di tutti i tipi – spiega Gualtieri -. Potranno arrivare al 25% del fatturato delle imprese o al doppio del costo del personale con un sistema di erogazione molto semplice e diretto al sistema bancario, attraverso Sace, con condizionalità limitate tra cui quella di non poter erogare dividendi”. I prestiti andranno restituiti entro sei anni. Non basta: “Il nostro sistema produttivo è anche fatto di tante piccole partite iva, artigiani, autonomi, professionisti – ricorda il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli -. Per questo mondo abbiamo rafforzato uno strumento che conoscono già, il fondo centrale di garanzia, che portiamo con la possibilità di un prestito fino a 5 milioni di euro al 90% garantito dallo Stato”. Non solo: per i più piccoli “fino a 25mila euro di prestito la garanzia dello Stato sarà al 100% con una procedura priva di vincoli e valutazioni andamentali. Valutiamo affidamenti fino a 800 mila euro con una garanzia statale al 90% che arriva a 100% con i confidi”, spiega il ministro che loda le misure messe in campo come “un’operazione ampissima, probabilmente la più ampia in Europa”.

Nel decreto entrano anche una serie di misure, come lo stop delle ritenute e dei contributi assistenziali e previdenziali e i premi di assicurazione obbligatoria sul lavoro dipendente e dei versamenti dell’Iva a favore degli esercenti attività di imprese, arti e professioni anche per aprile e maggio che da solo vale quasi dieci miliardi di euro. Non basta: c’è anche il rinvio di una serie di adempimenti fiscali – come la trasmissione del Cud – e l’atteso ampliamento del golden power. “Controlleremo scalate eventualmente ostili non solo nei settori tradizionali ma anche ai settori finanziario, energia, trasporti, acqua, sicurezza alimentare, cybersicurezza, intelligenza artificiale, salute agricoltura- spiega Conte -. Ci consentirà di intervenire nel caso ci siano acquisizioni di partecipazioni appena superiori al 10% all’interno dell’Ue”.

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