Nel decreto Scuola c’è “una nota dolente e chiedo scusa ai precari, perché non riusciamo ad aggiornare le graduatorie di istituto. Non riusciamo a portare avanti 1 milione di domande cartacee con domande, risposte e ricevute di ritorno”. Così la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, al termine del Consiglio dei Ministri.

DIDATTICA A DISTANZA – Il decreto Scuola “rappresenta un paradigma, ci permetterà di concludere l’anno scolastico e traghettarci verso il prossimo. Con una chiarezza definitiva sulla didattica a distanza, che non può essere considerata uno strumento opzionale. Ci sta permettendo di concludere l’anno, quindi renderla una chiave di volta significa dare dignità al lavoro dei docenti. Che incito a lavorare ancora in questi due mesi fino alla fine dell’anno scolastico”.

NO 6 POLITICO – “Non si può parlare di 6 politico, fa parte di una visione vetusta. La valutazione ci sarà e sarà in base ai reali apprendimenti, chi dovrà recuperare potrà farlo dal primo settembre“.

Questo decreto “cambia l’esame di Stato” nella fase di emergenza “nel principio che nessuno deve essere lasciato indietro”.

PC A STUDENTI -“Sono stati stanziati 85 milioni di euro, di cui 75 per i device. Questo significa che acquisteremo tablet e pc per tutti gli studenti meno abbienti”. Il decreto, che ora sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, per poi essere convertito dal Parlamento, mette in sicurezza l’anno scolastico 2019/2020 e traghetta le scuole verso il 2020/2021. “Tutto ciò che è stato fatto sarà valorizzato. Quel che non si è potuto fare per difficoltà oggettive sarà recuperato, nell’interesse degli studenti e dei bambini – conclude Azzolina -. Mettiamo al centro i diritti dei ragazzi. Nessuno sarà lasciato indietro. Ci sarà una valutazione seria e coerente con quanto svolto durante tutto l’anno”.

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