Da una parte l’invito, arrivato anche dal ministro della Salute Roberto Speranza, a “stare a casa il più possibile” per tentare in questo modo di contenere la seconda ondata di contagi da Coronavirus, arrivata nelle ultime 24 ore a superare quota 19mila. Dall’altra la rinnovata certezza che la maggior parte dei nuovi contagi paradossalmente avviene proprio all’interno delle mura domestiche, dove basta un convivente positivo e poca attenzione per trasformare l’appartamento in un piccolo focolaio.

Vediamo quindi qualche regola basilare per evitare questa possibilità.

AFFETTO ‘A DISTANZA’ – Uno degli inviti è quello di mantenere, per quanto possibile, la cautela nelle effusioni tra familiari: niente baci e abbracci, sia con parenti che con eventuali amici in visita.

NO ESTRANEI A CASA – A tal proposito, l’indicazione è quella di ridurre al massimo gli inviti nella propria abitazione a persone estranee al nucleo familiare.

SI SCALE, NO ASCENSORE – Per chi vive in un condominio, se possibile è preferibile utilizzare le scale: l’ascensore condominiale andrebbe infatti evitato, o al massimo utilizzato una persona alla volta o con i soli congiunti. Inoltre è buona norma quella di levarsi le scarpe prima di entrare in casa.

ATTENZIONE ALLA CONDIVISIONE – Riporre la massima attenzione nell’uso condiviso di qualsiasi oggetto. Si parte infatti dagli accessori per il bagno, dai teli agli accappatoi fino ai rasoi, all’uso degli oggetti a tavola. In questo caso niente scambi di posate, bottiglie e bicchieri.

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