“Mamma si opera perché ama troppo la vita. Così ho detto a Mia e così dico anche a voi”. Si confessa in una lunga e sofferta newsletter, intitolata Loss of feeling e indirizzata ai suoi follower su Instagram, la top model italiana Bianca Balti annunciando la difficile decisione ai suoi fan a poche ore dall’intervento a Los Angeles previsto per giovedì 8 dicembre alle ore 11 della costa orientale degli Stati Uniti.

Bianca Balti annuncia che si sta per sottoporre a una doppia mastectomia preventiva, ovvero l’asportazione di entrambi i seni, dopo aver scoperto tempo fa di avere la mutazione genetica Brca1, che aumenta esponenzialmente il rischio di contrarre un tumore al seno e o alle ovaie. La stessa star di Hollywood Angelina Jolie fece lo stesso intervento anni fa. La top model lodigiana, 38 anni, madre di Matilde, 14 anni, avuta dall’ex marito Christian Lucidi e di Mia, 6 anni, nata dalla relazione con Matthew McRae, elenca le motivazioni che l’hanno portata alla dolorosa scelta. “Perché non posso permettermi di ammalarmi io che porto, sola, la responsabilità economica di tutte sulle spalle. Perché vorrei che le mie bambine – scrive – trovassero in me la forza di agire se un giorno anche loro venissero diagnosticate. Perché amo troppo la vita per non fare il possibile per preservarla”.

Lo scorso 1 settembre sul suo canale Instagram, la modella originaria di Lodi aveva organizzato una diretta video in collaborazione con l’associazione aBRCAdabra per rispondere alle moltissime domande che si pongono tutte le persone quando scoprono di essere portatrici di una mutazione dei geni Brca1 o Brca2. Le evidenze scientifiche hanno indicato che un numero crescente di neoplasie, in maschi e femmine, è collegato alla mutazione dei geni Brca. I geni Brca sono presenti in ognuno di noi. Tuttavia in alcune persone si manifesta una sorta di “versione anormale”, che può tradursi in un pericolo maggiore di cancro in maschi e femmine. Le mutazioni a carico di questi due geni possono essere trasmesse ai figli e nei portatori di mutazioni i tumori tendono a presentarsi più precocemente.

I possibili “portatori sani” possono effettuare una consulenza genetica oncologica. Una persona positiva al test, ma non malata di tumore, ha davanti a sé due strade: la prima, un programma di sorveglianza stretta con alcuni esami diagnostici da eseguire anche ogni sei mesi, diversi da quelli di screening come nel tumore al seno, che possono identificare l’eventuale insorgenza di un tumore in una fase molto precoce. L’altra strada è offrire la chirurgia preventiva al seno, la mastectomia, ed eventualmente anche di tube e ovaie, la annessiectomia, ovvero rimuovere quegli organi nei quali potrebbe nascere con elevate probabilità una neoplasia.

Balti dice di essersi sentita orgogliosa nel fissare una data, impaziente nell’attendere. Ma ora che il momento è arrivato non ne ho voglia. Mi sento fragile. Spaventata dall’idea di dover dipendere dagli altri. Terrorizzata dal dolore che proverò. Sconfortata nel dover rinunciare a una parte del mio corpo che ha definito fino a oggi la mia femminilità”, conclude. Lo scorso marzo la top model aveva raccontato della relazione tossica che aveva vissuto per tre anni con l’ex compagno – il manager Sal Lahoud – e della decisione di aver congelato gli ovuli perché “vorrei tantissimo avere un altro figlio, e mi sono detta che se non troverò il partner giusto lo farò da sola”.

La 37enne lodigiana ha deciso di rendere nota la sua esperienza per far sì che più donne vengano a conoscenza di questa tecnica medica che permette di posporre un eventuale desiderio di maternità senza avere l’ansia dell’età che avanza e della fertilità che diminuisce. “Ho vissuto il congelamento degli ovuli in una maniera molto femminista”, concludeva la top model. “Per me significava svincolare il mio sogno di maternità da un uomo, da una relazione. È importante conoscere le opzioni che abbiamo”.

Redazione

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