Il Milan fresco campione d’Italia passa di mano, ma resta in mano americana. Il fondo Elliott della famiglia Singer ha infatti ceduto il pacchetto di maggioranza del club rossonero alla RedBird, altro fondo americano fondato nel 2014 dall’ex banchiere di Goldman Sachs Gerry Cardinale.

Questa mattina è filtrata infatti la notizia della firma del contratto preliminare per la cessione del club di Milano, un affare dal valore di circa 1,3 miliardi di euro. L’annuncio ufficiale è invece atteso probabilmente per domani: quella odierna tecnicamente viene definita operazione si “signing”, mentre per il “closing” dell’operazione ci vorranno tempi più lunghi, probabilmente a settembre.

Una firma che, stando ai retroscena, sarebbe avvenuta in realtà la scorsa settimana e non a Milano. Cardinale infatti non è a Milano, dunque non vi è stato alcun incontro con Singer o altri rappresentanti del fondo Elliott per firmare il passaggio di proprietà

Dopo l’addio di Silvio Berlusconi, il Milan ha cambiato già tre volte proprietà: prima l’imprenditore cinese Li Yonghong, che nel 2017 subentrò proprio al Cavaliere. Quindi l’arrivo nel 2018 di Elliott della famiglia Singer, che rilevò il club per l’inadempienza dell’imprenditore cinese, che si era fatto finanziare proprio dal fondo americano. Quindi l’estate 2022, col nuovo cambio di proprietà e l’arrivo del fondo RedBird, sempre sotto la bandiera stelle e strisce. Elliott che in ogni caso resterà nel capitale del club con una quota attorno al 30 per cento.

Il fondo guidato da Jerry Cardinale, che ‘in incognito’ era presente domenica scorsa ai festeggiamenti per lo scudetto dei rossoneri in piazza Duomo a Milano, ha una divisione specializzate negli investimenti in società sportive. Il Milan infatti non è l’unica società in mano agli americani: in Francia ha preso il controllo del Tolosa, riportandolo in un anno in Ligue 1; ha rilevato in Spagna una quota di minoranza del Malaga, nella serie B iberica; ma soprattutto possiede il 10 per cento del Liverpool, un investimento da circa 700 milioni di dollari, tramite una partecipazione di minoranza nel Fenway Sports Group di John Henry, proprietario della squadra della Premier League inglese.

La società fondata da Gerry Cardinale gestisce oltre 6 miliardi di dollari di capitale principalmente nei settori: TMT (Tecnologia, Media e Telecomunicazioni), Servizi finanziari, Consumer e Sport

Quanto alle prossime mosse, Cardinale è attesa ad una serie di vertici con i dirigenti del club rossonero, in particolare il direttore dell’area tecnica Paolo Maldini, tra gli artefici del ‘miracolo’ che ha portato il Milan alla conquista dello Scudetto, che assieme al direttore sportivo Frederic Massara è in scadenza di contratto. Quindi a seguire ci sarà spazio per il dossier stadio, altra questione fondamentale per l’autosufficienza economica del club. Infine spazio al mercato, dove l’idea è quella di continuare nell’acquisto di giovani di prospettiva, proseguendo dunque il lavoro già fatto da Maldini con la proprietà Elliott.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia