Tanti interrogativi ma una certezza: gli italiani non voglio le urne. È il risultato del sondaggio realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera. Per la società di Nando Pagnoncelli infatti il 40% degli intervistati ritiene opportuno che l’attuale esecutivo continui fino alla fine della legislatura mentre il 40% si augura un’alternativa.

Di questi solo il 21% chiede nuove elezioni, mentre l’8 punta ad un governo di unità nazionale, il 7% ad un cambio di maggioranza e il 4 per cento ad un nuovo premier. 

Pur non volendo andare alle urne, è opinione diffusa quella che la crisi di governo innescata dalle dimissioni delle ministre renziane Bonetti e Bellanova abbia indebolito il governo Conte (53%), mentre un 20% reputa che l’uscita di Italia Viva dalla maggioranza permetterà all’esecutivo più libertà d’azione e coesione. Tra coloro che si professano del Pd, il 62% è convito che l’esecutivo si sia indebolito, mentre tra i grillini il 50% pensa che si sia rafforzato.

Le difficoltà nate dalla crisi per ora non stanno compromettendo il gradimento nel governo, anzi. Secondo Ipsos l’indice di gradimento raggiunge il 51%, in aumento di due punti in una settimana. 

Quanto ai leader politici, in testa al gradimento c’è il presidente del Consiglio Giuseppe Conte , stabile a 56, seguito dal ministro della Salute Roberto Speranza (38, in crescita di tre punti), e da Giorgia Meloni (35, in crescita di 1), mentre a 29 troviamo Salvini  (in calo di 2 punti), Zingaretti (stabile) e Franceschini (+2). Sale a 27 Berlusconi, mentre pur guadagnano un punto resta ultimo a quota 12 Matteo Renzi. 

Tra gli effetti della crisi c’è anche lo ‘smarrimento’ dei cittadini. Il 42% degli intervistati ammette esplicitamente di non aver capito (42%) i motivi della crisi.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia